“Sono sempre stato attento, durante la mia carriera lavorativa, alle pratiche sociali. Mi sono confrontato spesso con la realtà sociale, al fine di trovare le soluzioni migliori ai problemi concreti. Ebbene, ritengo che coltivare le buone pratiche, non solo individuali, ma anche e soprattutto collettive, sia il modo migliore per contribuire al progresso e per contribuire a delle soluzioni innovative. All’inizio della mia presenza in Parlamento, l’Italia è stata premiata per i risultati portati avanti in tema di occupazione giovanile, in particolare attraverso l’istituzione del prestito d’onore, iniziativa avviata negli anni ’90 e rivolta ai giovani del Mezzogiorno. Sono pertanto convinto che le buone pratiche siano la base per rinnovarsi, per seguire il cambiamento. Guardiamo per esempio, nel campo dello smart working, alle pratiche messe in campo dagli altri paesi europei, facciamoci ispirare e troviamo nuove soluzioni che ci facciano crescere.”
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