Così Alessandro Galimberti all’incontro Premio Internazionale Buone Pratiche per “Il Coraggio delle Donne”:
“Quest’oggi ci ritroviamo a premiare formalmente delle ‘buone pratiche’ che sarebbe più giusto definire come vere eccellenze di coraggio: testimonianze impegnate e profonde di vissuto che meritano di essere ascoltate, riconosciute, premiate appunto. Esiste una profonda ambivalenza che caratterizza da sempre la matrice culturale dell’Occidente, ma non solo: da un lato la donna è sempre stata vista come oggetto di ammirazione, di venerazione; dall’altro, in un momento successivo, questo oggetto di divinazione è diventato però oggetto di sopraffazione e su cui esercitare arbitrariamente violenza. L’atteggiamento culturale occidentale ancora non riesce a superare in modo definitivo questa ambivalenza, ha fatto certamente progressi ma non così determinanti. Di contro, però e per fortuna, grandissimi progressi li hanno fatti invece le donne nel senso di far emergere e difendere con forza la posizione assolutamente rilevante che occupano nella società, nelle famiglie, nei posti di lavoro, e da qualche anno a questa parte anche dentro le istituzioni: tutto questo rappresenta l’uscita dal tunnel di oscurità delle discriminazioni e delle disuguaglianze, per un futuro radioso inclusivo”.
