Deposito scorie nucleari: sempre più vicina la scelta: L’allarme lanciato dal comitato cittadino

Nessun riscontro alla richiesta di incontro fatta dal comitato all’amministrazione comunale, nonostante la sollecitazione della Regione Puglia datata 21 dicembre. Allora dal comitato di consultazione popolare costituitosi per impedire l’allocazione del deposito unico nazionale di scorie nucleari in territorio di Gravina si chiedono: “perché persiste questo silenzio, visto che entro il 14 gennaio 2022 si chiude definitivamente la fase di consultazione?”.


I tempi dunque sono risicati e c’è la necessità di raccordarsi tra tutti i soggetti interessati affinchè si possa produrre ulteriori motivazioni rispetto a quelle già presentate nel corso del seminario nazionale Sogin lo scorso 26 ottobre, da formulare nei prossimi giorni per scongiurare tale eventualità sui territori di Puglia e Basilicata. Motivazioni tecniche e socioeconomiche, presentate sotto forma di osservazioni al seminario Sogin che erano state ribadite nel corso di un incontro organizzato dal Comitato lo scorso 23 novembre, incontro a cui aveva partecipato anche l’assessore comunale all’ambiente Dibattista.
Adesso però il tempo stringe. Infatti, dopo il Seminario conclusivo la Sogin ha inviato le controdeduzioni ed il prossimo step prevede ulteriori integrazioni da presentare entro il 14 Gennaio prossimo.


“Per queste ragioni riteniamo urgente e necessario che si attivi la cabina di Regia costituita presso la Regione Puglia affinchè ci si possa raccordare con le Istituzioni della Regione Basilicata, unitamente agli Enti quali il Parco Nazionale dell’Altamurgia, l’Acquedotto Pugliese, il Consorzio di Bonifica, la sovrintendenza dei beni culturali, unitamente alle parti sociali e ambientali che hanno dato vita alla mobilitazioni dei cittadini, con i vari stakeholder e associazioni di rappresentanza, per condividere ed elaborare ulteriori proposte e motivazioni escludenti”- sottolineano dal comitato di consultazione cittadina, che sottolinea come sia importante “supportare le iniziative istituzionali ed organizzare la più ampia mobilitazione possibile dei cittadini”. A cominciare da un nuovo consiglio intercomunale dei centri interessati dalla CNAPI.


“Ad avviso dell’assemblea e a conclusione della stessa si e ribadita l’esigenza di coinvolgere le comunità locali ad oggi scarsamente informate del pericolo in itinere e creare quella coscienza e partecipazione circa il destino socio economico del nostro territorio” -affermano in conclusione dal comitato.

Total
1
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Related Posts