Il 12 Maggio 2022 si è tenuta la cerimonia di conferimenti del Premio Internazionale Buone Pratiche a Fabrizio Curcio, che ha saputo confermare ai vertici mondiali la Protezione Civile, esempio del patrimonio di professionalità e competenza della classe dirigente del nostro Paese, operando sempre, senza clamore, ma con produttività ed efficienza, nella migliore risoluzione di varie emergenze.
Durante la cerimonia Fabrizio Curcio ha così commentato: “È con grande soddisfazione e orgoglio che ricevo il Premio internazionale per le buone pratiche ideato e valorizzato da Paolo Crisafi, Carlo Corazza e tutti i loro collaboratori che ringrazio vivamente. Aldilà della soddisfazione personale sento di dovere questo e ogni altro tipo di riconoscimento alle donne e agli uomini del sistema di Protezione civile. Tutti, nessuno escluso, professionisti e volontari che rappresentano la colonna portante del sistema. È con gioia che apprendo inoltre che il premio è incentrato sul valore delle buone pratiche. La protezione civile è in sè una buona pratica del Paese. Fin dalle origini, che quest’anno celebriamo, ricorrendo il quarantennale dell’istituzione del Dipartimento in seno alla Presidenza del Consiglio e il trentennale della Legge 225 che ha istituito il servizio nazionale della Protezione civile. Parlo di buona pratica perché negli anni si sono sviluppate delle modalità operative importanti e sempre più idonee alle sfide che i rischi naturali e antropici portano al Paese. Capacità che si esplicano in contesti come la prevenzione, la gestione delle emergenze e del ripristino delle condizioni di vita precedenti ai disastri. Il Sistema ha saputo migliorarsi e aggiornarsi nel corso degli anni, sviluppando una capacità di risposta notevole, affinando sempre più l’arte del coordinamento tra componenti, cioè le istituzioni coinvolte a tutti i livelli e le strutture operative come i Vigili del fuoco, le forze armate, le forze dell’ordine e tutte le altre realtà che lavorano con noi da sempre. Il sistema ha saputo inoltre affacciarsi a ulteriori sfide spesso quasi inedite come la pandemia, la conseguente campagna vaccinale della popolazione e l’accoglienza diffusa dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra. La speranza è che il contributo del sistema al Paese proprio in termini di buone pratiche ideate e realizzate a favore e ql servizio dei cittadini possano essere un mattone importante nella costruzione dei un futuro migliore per i giovani. Lavoriamo per questo tutti i giorni mettendoci in gioco. Continueremo a farlo con sempre maggiore volontà e forza. Grazie a tutti”.