Ivano Ilardo: “Adeguare i nostri modelli econometrici al panorama contemporaneo al fine di mettere in sicurezza gli investimenti immobiliari”

In occasione del Think Tank del 24 settembre Ivano Ilardo, Senior Business Advisor presso Ernst & Young Advisory, si è soffermato sulla necessità di adeguare i modelli econometri al panorama contemporaneo, al fine di conferire maggiore stabilità agli investimenti immobiliari.

Queste le sue parole:

“Gli sfortunati eventi degli ultimi mesi hanno evidenziato in modo ancora più netto l’urgente necessità che abbiamo di mettere in sicurezza gli investimenti immobiliari al livello economico – patrimoniale, al fine di porli sempre più nell’ottica degli investitori.

L’investimento immobiliare, infatti, è tipicamente un investimento di medio – lungo termine e, come tutti gli investimenti di questo tipo, vive di previsioni; e vivere di previsioni significa riuscire a quantificare e a prevedere con un ragionevole grado di certezza tutte quelle variabili che possono incidere sul valore del bene che si possiede.

In questo momento di grande volatilità economica, finanziaria, sociale e industriale, gran parte dei modelli econometrici che vengono utilizzati per prevedere l’andamento del valore di mercato viene messa a dura prova, poichè, se da una parte, abbiamo un contesto cha lascia prevedere scenari non particolarmente rosei, dall’altra, siamo consapevoli che in una situazione così volatile è anche molto più facile essere preda di aspetti negativi e sottostimare invece quelli positivi.

I nostri modelli si basano su analisi economiche condotte negli ultimi 10 anni, nelle quali il focus principale ha riguardato fattori come l’inflazione, il pil, il tasso di disoccupazione, il tasso di sfitto. Alla luce della situazione odierna, invece, è forse giunta l’ora di rendere quest’analisi più sofisticata, di adeguarla alla nuova realtà, inserendo anche elementi più legati alla cosiddetta corporate social responsability e all’impatto economico – sociale degli investimenti.

In questo quadro, mettere in sicurezza significa anche essere dotati di serie storiche e di strumenti validi, che ci consentano di prevedere, con un ragionevole grado di certezza, quello che succederà nel futuro prossimo.

L’altro aspetto che oggi è al centro dell’attenzione di molti operatori riguarda le modalità di superamento di quest’anno di crisi, il quale può essere superato, secondo il mio pensiero, ricercando stabilità sul lato reddituale e individuando immobili da valorizzare, con un focus particolare sulle infrastrutture sociali e di healthcare, asset che sono tendenzialmente meno sensibili a determinate turbolenze del mercato.

Discorso che vale, infine, anche per le stesse operazioni di sviluppo e di trasformazione, che dovranno essere messe a reddito nel giro di un paio d’anni”.

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