Guido Stazi: “Sostenibilità e Green Economy, un paradigma da cui non possiamo sottrarci”

Ora però, le cose stanno cambiando e, secondo il giudizio di Stazi, questa visione di management aziendale sta finalmente declinando a favore di una più moderna, all’insegna dello sviluppo sostenibile e della green economy.

Nel salutare il Presidente Petrucci, l’ex Segretario Generale delle Consob Guido Stazi ha espresso le proprie considerazioni circa l’importanza di un Webinar come quello tenutosi il 2 ottobre 2020, che ha visto riunirsi i membri del Comitato Tecnico – Scientifico di Re Mind (presieduta da https://paolocrisafi.it/ )“Autori dell’Abitare”.

Un comitato, che, nell’opinione di Stazi, risulta essere “ben assortito ed equilibrato”, in quanto racchiudente le varie anime della società civile.

Richiamandosi agli argomenti trattati in precedenza, l’economista si è concentrato sulla cruciale tematica della sostenibilità, la quale deve essere posta al centro, ora più che mai, sia del settore industriale e imprenditoriale che di quello istituzionale.

Egli ha quindi rievocato le parole del Premio Nobel statunitense Milton Friedman, contenute in un articolo pubblicato cinquant’anni fa sul “New York Times Magazine” e trattante della cosiddetta “responsabilità sociale delle imprese”.

Al riguardo, Friedman, teorico e paladino della corrente liberista, affermava che le imprese e i rispettivi manager si dovessero occupare unicamente di aumentare i profitti delle aziende per i loro azionisti, “senza preoccuparsi dei cosiddetti stakeholders, ovvero di tutti gli altri soggetti interessati direttamente o indirettamente dall’attività aziendale”.

In quest’ottica, fino a non molto tempo fa, la tematica dell’impatto ambientale e della sustainability era inevitabilmente assente in quasi tutte le direttive manageriali attinenti al mondo imprenditoriale e del Real Estate, specialmente negli Stati Uniti d’America.

Ora però, le cose stanno cambiando e, secondo il giudizio di Stazi, questa visione di management aziendale sta finalmente declinando a favore di una più moderna, all’insegna dello sviluppo sostenibile e della green economy.

“Proprio in occasione del cinquantenario di questo importante articolo, negli Stati Uniti, qualcosa si sta muovendo verso un cambiamento radicale” e la volontà di invertire la rotta, di “rovesciare questo paradigma” ormai desueto, è sempre più evidente, a partire, per esempio, dalla “dichiarazione delle 180 più grandi imprese americane di un impegno deciso nel tema degli stakeholders e della sostenibilità”.

“Dal nostro punto di vista – ha allora ribadito l’economista- noi siamo attrezzati per trovare una sintesi di queste questioni, per proporre, nel nostro piccolo, soluzioni e argomenti in un settore come quello immobiliare, che è connaturato a garantire sostenibilità nell’azione delle imprese”.

Stazi ha fatto infine presente come i nuovi vincoli presenti in quest’ambito siano vincoli di natura comunitaria, sulla scia del conclamato Recovery Fund, “ribilanciato sul Green New Deal”, ricordando quindi come questa transizione verso l’economia e l’immobiliare sostenibile sia un vero e proprio obbligo da cui non possiamo sottrarci. In conclusione, ricollegandosi ai motivi ispiratori dell’incontro in questione, l’ex Segretario Generale ha auspicato nuove opportunità di confronto, convinto che “ognuno potrà dare, seguendo le proprie sensibilità, un contributo interessante al dibattito attuale.”

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