Giovanna Melandri: “Il MAXXI: una piattaforma di ricerca affacciata sul mondo della produzione”

“Oggi avrei voluto parlarvi di come il MAXXI ha gestito e ha vissuto questo periodo difficile di lock down e come l’aveva anche superato. Naturalmente ci stiamo riascoltando in un giorno in cui purtroppo i battenti del museo sono nuovamente chiusi.

Il MAXXI però è diverso da altri musei perché nasce come ‘piattaforma di ricerca’ che lavora a cavallo tra i temi dell’arte, la dimensione estetica pura e l’architettura. Abbiamo sempre pensato che la funzione di questa istituzione fosse quella di gettare anche dei ponti di lavoro, di elaborazione, con il mondo della tecnologia, dell’intelligenza artificiale, della scienza. Le mostre non sono quindi esposizioni, ma veri e propri progetti di ricerca che stanno procedendo e che avranno ulteriori sviluppi.

Sono convinta che organizzazioni di questa natura che nascono come istituzioni culturali, di ricerca, con una finestra aperta sul mondo della produzione, sul mondo della progettazione architettonica, sul mondo della pianificazione urbanistica, possono essere dei poli di pensiero e di riflessione per costruire un nuovo ‘edificio’ dell’identità europea”.

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