All’incontro “GRAND (TOUR)ISMO ITALIA” Remind del 27 settembre 2021 è intervenuto il Presidente della Commissione Industria, Commercio e Turismo al Senato Gianni Pietro Girotto che ha così dichiarato:
“La Giornata Mondiale del Turismo si conferma una delle ricorrenze più attese a livello internazionale e la sua celebrazione, oltre a puntare i riflettori su un tema di estrema importanza per il nostro Paese, offre l’opportunità di elaborare alcune riflessioni sull’industria del turismo italiano, soprattutto alla luce di quanto stiamo vivendo e abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo di pandemia.
Certamente veniamo da un periodo non facile per il turismo, durante il quale l’intero comparto ha subito un duro colpo, con un azzeramento quasi totale di servizi e vendite. Fortunatamente ne stiamo venendo fuori, ma dobbiamo essere pronti a ripartire con nuove strategie, pensare a nuove forme di turismo. e soprattutto definire una strategia nazionale adeguata, capace di superare un quadro normativo confuso e disomogeneo che ha indebolito non poco il sistema. Solo una strategia nazionale coordinata di medio-lungo termine potrà valorizzare, al contempo, il brand Made in Italy e le singolarità del territorio, riscoprendo e promuovendo destinazioni meno conosciute, ma portatrici di una grande ricchezza culturale, artistica, paesaggistica e umana.
Diventerà strategico quindi puntare su un turismo diffuso, esperenziale, destagionalizzato e sostenibile come forma di attività che contribuisca sì al benessere economico e sociale, ma rispetti i luoghi, l’ambiente e le popolazioni, preservandoli ed evitandone il degrado e la distruzione. Oltre a incentivare la destagionalizzazione, agire in maniera sostenibile significa anche promuovere un turismo alternativo, esperienziale, esercitato per approfondire la conoscenza dei luoghi delle aree interne e le loro peculiari caratteristiche attrattive, anche attraverso una maggiore diffusione del turismo “da campeggio” che ora si è sviluppato con soluzioni di nuova generazione maggiormente ecosostenibili e piacevoli (glamping), nonché il rafforzamento dei “treni turistici” che coniugano la funzione di trasporto con un’esperienza di viaggio molto piacevole.
Sul piano dell’innovazione tecnologica del settore, è urgente attuare un imponente piano di digitalizzazione per essere competitivi con le altre realtà concorrenti e rendere facilmente accessibili per il viaggiatore le proposte turistiche del Paese. L’istituzione di un portale unico nel quale far confluire la domanda e l’offerta turistica sarebbe in questo senso una grande opportunità.
Un Tavolo permanente al Ministero del turismo con le Regioni e le Province autonome, inoltre, per condividere strategie, azioni e misure necessarie anche in ambito europeo e internazionale, garantirebbe un miglior coordinamento del processo di ripartenza e di rilancio del settore.
Per una nazione come l’Italia, tra i 10 Paesi più visitati al mondo e primo Paese al mondo per disponibilità di patrimonio artistico-culturale con ben 53 siti Unesco, l’industria del turismo è una leva centrale per lo sviluppo e la competitività dell’intero Paese, una leva che può dare una spinta determinante nel rilancio e nella crescita economica futura”.
Certamente veniamo da un periodo non facile per il turismo, durante il quale l’intero comparto ha subito un duro colpo, con un azzeramento quasi totale di servizi e vendite. Fortunatamente ne stiamo venendo fuori, ma dobbiamo essere pronti a ripartire con nuove strategie, pensare a nuove forme di turismo. e soprattutto definire una strategia nazionale adeguata, capace di superare un quadro normativo confuso e disomogeneo che ha indebolito non poco il sistema. Solo una strategia nazionale coordinata di medio-lungo termine potrà valorizzare, al contempo, il brand Made in Italy e le singolarità del territorio, riscoprendo e promuovendo destinazioni meno conosciute, ma portatrici di una grande ricchezza culturale, artistica, paesaggistica e umana.
Diventerà strategico quindi puntare su un turismo diffuso, esperenziale, destagionalizzato e sostenibile come forma di attività che contribuisca sì al benessere economico e sociale, ma rispetti i luoghi, l’ambiente e le popolazioni, preservandoli ed evitandone il degrado e la distruzione. Oltre a incentivare la destagionalizzazione, agire in maniera sostenibile significa anche promuovere un turismo alternativo, esperienziale, esercitato per approfondire la conoscenza dei luoghi delle aree interne e le loro peculiari caratteristiche attrattive, anche attraverso una maggiore diffusione del turismo “da campeggio” che ora si è sviluppato con soluzioni di nuova generazione maggiormente ecosostenibili e piacevoli (glamping), nonché il rafforzamento dei “treni turistici” che coniugano la funzione di trasporto con un’esperienza di viaggio molto piacevole.
Sul piano dell’innovazione tecnologica del settore, è urgente attuare un imponente piano di digitalizzazione per essere competitivi con le altre realtà concorrenti e rendere facilmente accessibili per il viaggiatore le proposte turistiche del Paese. L’istituzione di un portale unico nel quale far confluire la domanda e l’offerta turistica sarebbe in questo senso una grande opportunità.
Un Tavolo permanente al Ministero del turismo con le Regioni e le Province autonome, inoltre, per condividere strategie, azioni e misure necessarie anche in ambito europeo e internazionale, garantirebbe un miglior coordinamento del processo di ripartenza e di rilancio del settore.
Per una nazione come l’Italia, tra i 10 Paesi più visitati al mondo e primo Paese al mondo per disponibilità di patrimonio artistico-culturale con ben 53 siti Unesco, l’industria del turismo è una leva centrale per lo sviluppo e la competitività dell’intero Paese, una leva che può dare una spinta determinante nel rilancio e nella crescita economica futura”.