Antonella Polimeni al Webinar Remind “La Bellezza Salverà il Mondo – Natale di Roma 2022”

Al Webinar Remind “La Bellezza Salverà il Mondo – Natale di Roma 2022” è intervenuta Antonella Polimeni (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) che ha così dichiarato:

“Buongiorno a tutti e a tutte.
È con piacere che ho accettato l’invito del presidente di Remind Paolo Crisafi a partecipare a questa iniziativa, organizzata in occasione del Natale di Roma 2022.
Il titolo scelto per questo incontro “La Bellezza Salverà il Mondo” mi consente di trattare un quesito che ritengo cruciale. In che modo, infatti, formazione e ricerca possono aiutare il nostro Paese ad affrontare le sfide che lo attendono nel breve e nel più lungo termine?

Più in generale, il tema rilevante è il modo in cui le università possono contribuire a consolidare e ampliare la società della conoscenza.

La Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviolabili di ogni essere umano e afferma la pari dignità sociale di tutti i cittadini e cittadine, impegnando i pubblici poteri a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, e l’effettiva partecipazione alla vita politica, economica e sociale.
Il diritto soggettivo allo studio contribuisce in misura significativa a garantire questo sviluppo della personalità. Nonostante ciò, si registra nel nostro paese l’aumento di diversi tipi di disuguaglianze che rischiano di minare veramente alle fondamenta i dettami costituzionali.

In questo senso, l’Italia si trova oggi nella necessità di dover contrastare le conseguenze di una pandemia giunta al termine di un ventennio di lunga stagnazione. Le due crisi recenti, finanziaria e pandemica, a cui si è aggiunta ora quella bellica, hanno contribuito non solo ad aumentare le disuguaglianze economiche e sociali ma anche quelle legate alle condizioni di salute, di disabilità e al genere.

In questo contesto, quindi, è aumentata la consapevolezza che è sempre più necessario ripensare ruoli e metodi dell’istruzione e della formazione e che sta a noi governare i cambiamenti per far sì che le nuove opportunità che si apriranno possono essere colte da tutti e in particolare dalle generazioni più giovani.

Tuttavia, la società della conoscenza necessita di un’università che non si limiti solo a formare studenti e a fare ricerca ma che sviluppi ulteriormente le proprie competenze e capacità rispetto ai due pilastri della sua terza missione: public engagement e valorizzazione della ricerca.

Non si tratta solo di un obiettivo divulgativo ma di un passo importante per la crescita pacifica e democratica della società, perché contribuisce alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui progressi scientifici, tecnologici e sulle loro possibili implicazioni.

La formazione non può più essere considerata solo in termini di arricchimento nelle competenze individuali ma soprattutto come uno straordinario strumento di democrazia e di contrasto alle disuguaglianze. Solo ragionando lungo queste dimensioni è mio avviso possibile comprendere tutte le sfide a cui è chiamata oggi l’università in quella che confidiamo essere la parte conclusiva della crisi che ha colpito purtroppo il nostro paese e il mondo intero. Grazie per l’attenzione.

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