Francesco Burrelli al think tank Remind “Insieme per la Pace nel Mondo – Giornata Internazionale della Pace” del 21 settembre 2022

E’ intervenuto al think tank Remind “Insieme per la Pace nel Mondo – Giornata Internazionale della Pace” del 21 settembre 2022 Francesco Burrelli, Vicepresidente Remind e Presidente Anaci, che ha così dichiarato: 

“Il think tank Remind sulle nuove concezioni di Immobiliare allargato e di Cultura dell’Abitare è molto interessante e a questo riguardo desidero fare due considerazioni.

La prima è che nonostante sia dal 1987 che si è iniziato a parlare di sostenibilità, di progetti di programmazione tesi in questa direzione, se non in occasioni di emergenza, purtroppo, ne ho visti pochi.
 
Per quanto invece riguarda la situazione geopolitica attuale e in generale la crisi energetica, vorrei ricordare come ci siano 45 milioni di italiani che stanno diventando i cosiddetti nuovi poveri.
Infatti circa il 75% degli Italiani che vivono in condominio, e che pagavano in precedenza le spese condominiali con una morosità media che variava, a seconda delle zone, dal 15 al 25%, oggi si ritrovano quella stessa morosità che è diventata il 50, il 60 e in alcuni casi anche il 70%.
 
Tutto ciò sta a significare che 7 persone su 10 non potranno più pagare le spese condominiali, e quindi non potranno pagare la luce, il gas, l’acqua, le manutenzioni e la manodopera.
Quante persone non potranno quindi dignitosamente pagare le loro spese che gli arrivano di riscaldamento in tutti gli impianti centralizzati?
 
Voglio poi dire a questo riguardo che col super bonus sono stati fatti circa 243.000 interventi, di cui 35.000 che sono passati per i condomini gestiti da amministratori Anaci. In tutto ciò quasi sei miliardi di euro sono stati travisati o spostati in modo non consono, e anche per una gestione non ottima del bonus, si è venuta a creare, per le imprese che hanno lavorato seriamente, una serie di problematiche, che le ha purtroppo costrette anche a licenziare vari dipendenti.
La stima in questo senso è di circa 40.000 imprese a rischio.
 
In generale, è assolutamente necessario che si trovino al più presto delle soluzioni affinchè la gente riesca dignitosamente a pagare le bollette.

I nuovi poveri sono dietro casa, il nostro problema è il loro problema e il loro problema è più grande del nostro problema.
 
La prima cosa che dovrà fare pertanto il nuovo governo, in modo serio e trasparente, sarà quello di cercare di assorbire la massima quota che c’è di sovrapprezzo sul gas e sull’energia affinchè gli italiani possono pagare dignitosamente le spese”.

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