Nardella

Nardella al think tank Re Mind: “costruire insieme un’Italia più libera e forte”

Il Presidente di Confimea Imprese e Consigliere Delegato alle Piccole e Medie Imprese ha esposto le linee guida programmatiche confederative.

Roma, 20 luglio 2020. Il Presidente di Confimea Imprese e Consigliere Delegato alle Piccole e Medie Imprese ha esposto le linee guida programmatiche confederative “A tutte le autorità
istituzionali di governo ed europee, ai nostri cari amici imprenditori, stiamo vivendo un momento particolare.
L’attuale fase storica è infatti segnata dallo sviluppo di tecnologie incredibilmente innovative, che mutano in profondità la maniera di produrre e interagire.
Per giunta, l’apertura dei mercati e l’ascesa di importanti realtà economiche extra-occidentali (Cina e non solo) stanno spostando il baricentro del mondo.
Pure in Occidente assistiamo alla crisi delle logiche istituzionali che hanno caratterizzato la scena pubblica dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
E anche in Italia si sono verificati cambiamenti politici importanti, che prima di essere giudicati vanno compresi.
Oggi Confimea imprese s’inserisce entro questo quadro, dato che – da realtà giovane e innovativa quale siamo – ci candidiamo a interpretare con decisione le forze produttive del Paese, che intendiamo difendere e far crescere.
Confimea imprese è una realtà del XXI secolo: confederale, aperta, flessibile, dinamica, interessata a capire le novità e cogliere in esse tutto quanto vi è di positivo.
Vogliamo condividere i nostri progetti con tutte le istituzioni pubbliche e private, con le altre realtà associative degli imprenditori e dei lavoratori, con il mondo dell’informazione e della cultura. Tutto ciò per costruire un’Italia più libera e forte, meglio in grado di rispondere alle sfide del presente.
Vogliamo individuare, con l’aiuto di tutti, soluzioni condivise che sappiano affrontare i problemi strutturali.
Le nostre imprese sono tra le migliori al mondo e i nostri lavoratori non hanno eguali. Le une e gli altri, però, potranno esprimersi al meglio se la politica farà la sua parte: ciò che raramente è avvenuto in passato.
Abbiamo allora il compito di costruire, insieme, un quadro di stabilità che sia capace di favorire progetti e investimenti di lungo periodo.

Meno Imposte

Il primo punto su cui anch’io intendo richiamare l’attenzione (come molti altri hanno fatto in questi anni) è la questione fiscale.
Nell’immediato è indispensabile evitare l’aumento dell’Iva, ma più in generale è urgente ridurre la pressione tributaria che grava su imprese e famiglie.
Meno tasse, meno spesa, meno regole, meno privilegi. Questo vale per tutto il Paese e va fatto senza indugi.

Mezzogiorno e Libertà di Contratto

Al tempo stesso, non dobbiamo dimenticare che un problema strutturale mai veramente affrontato è quello del Mezzogiorno. In questo senso va dato merito al governo di avere creato un ministero ad hoc, anche se poi bisognerà vedere quali saranno le scelte concrete.
Si deve intervenire. E con grande realismo. Partendo dalla considerazione che l’economia ha le sue leggi e vanno rispettate.
Al riguardo, Confimea lancia una sfida e chiede al governo che – per avviare nel Sud un circolo virtuoso – si operi un adeguamento dei contratti, così che i salari seguano la produttività.

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