Fabrizio Cola, “Gestire al meglio per far ripartire l’Italia”

Al Think Tank dello scorso 3 novembre organizzato da Re Mind Filiera Immobiliare in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia, è intervenuto Fabrizio Cola (Direttore Area Sisma e Altre Calamità Naturali di Re Mind), manager di esperienza nella pubblica amministrazione, nel privato, un uomo di istituzioni, di comunicazione e grande esperto della messa in sicurezza.

Rivolgendosi direttamente al presidente di Re Mind Filiera Immobiliare Paolo Crisafi, ha detto:

“Vorrei partire da quello che abbiamo fatto insieme, perché voglio ricordarmi e ricordarti che in pieno lockdown ci siamo sentiti per buttare giù qualcosa di concreto da fare pensando al domani, qualche azione positiva. Abbiamo scritto ‘L’Italia può ripartire’ (appello pubblicato ad aprile 2020 che poi è stato pubblicizzato su tutti gli organi di informazione) dove c’erano scritti 5 pilastri di azioni, che sono tutti quelli che oggi i tuoi ospiti hanno brillantemente rappresentato. È stato un contributo a varie mani e sono onorato di essere rientrato tra di esse, per dare qualche idea al futuro del nostro Paese, e mi ha fatto ancora più piacere constatare che poi il governo, il parlamento, quei cinque pilastri li ha fatti diventare delle leggi.

Si è parlato oggi di super bonus 110%, si è parlato di rivalutazione del patrimonio edilizio e della sua messa in sicurezza, si è parlato del patrimonio scolastico. Dalla discussione di oggi mi sembra, stando a quanto è stato detto anche dal presidente Nencini dai ministri che hanno parlato, che il governo sta ragionando in questa ottica. Oltre tutto il contributo del dottor Corazza ci ha dato un’iniezione europea che ci fa ben sperare e ci fa capire che anche l’Europa sta procedendo nella direzione giusta.

Adesso però dobbiamo svolgere insieme a Re Mind una funzione molto più importante: occorre governare bene la parte applicativa. In questo momento ci sono delle norme importanti, delle fonti di finanziamento anch’esse importanti; il super bonus sta partendo ora, la messa in sicurezza anti sismica dei nostri borghi, delle nostre città e dei nostri paesi sta partendo, però occorre aiutarla, perché quei borghi, come diceva il ministro Dadone, dobbiamo farli diventare non solo un posto sicuro ma anche un posto fruibile in cui si può lavorare in sicurezza con una capacità di rete digitale all’avanguardia nel mondo. Per fare questo bisogna che stiamo vicini alle istituzioni locali. Le sfide sono importanti e dobbiamo convincere i cittadini che è giusto che le case dei borghi vengano messe in sicurezza dal punto di vista antisismico, sappiamo bene quanto è a rischio il nostro patrimonio edilizio in gran parte del nostro Paese che è classificato sismico nell’80% del territorio nazionale.

Questo è un lavoro che secondo me da oggi possiamo affrontare e cercare una soluzione, come per altro occorre ragionare sul grande patrimonio edilizio soprattutto di story building, palazzi storici, spessissimo non utilizzati, semi abbandonati, non usufruibili da nessuno. Se questo patrimonio potesse essere appunto, con un’azione di superbonus, trasformato in qualcosa di positivo, bisognerebbe necessariamente dare la possibilità a chi vuole investire di avere facilitazioni burocratiche, avere quindi i permessi per rigenerare quell’edificio in tempi certi, non in 5, 6, 7 anni, quelli che spesso ci vogliono per avere un’autorizzazione su un edificio che ha un vincolo di tipo culturale del Ministero del Mibact.

Quindi questo è un lavoro che noi dobbiamo proseguire, è un lavoro che è cominciato, abbiamo seguito, va incentivato. Dobbiamo mettere insieme tutte le forze che abbiamo e in un momento come questo Re Mind, anche con i suoi Think Tank, risulta davvero importante e determinante. Bisogna avere un grande coraggio di cambiare le regole del gioco.

Tra i 5 pilastri uno non è partito, ovvero quello delle grandi opere che sono ferme; è una parte della politica di sviluppo del nostro Paese che deve cambiare, dobbiamo cambiare proprio l’approccio culturale alla gestione della pubblica amministrazione. Potremmo avere tutti i soldi che l’Europa ci può dare ma poi dobbiamo essere in grado di spenderli in tempi certi, sia per le imprese, sia per i cittadini che poi devono usufruire di questi spazi, perché sennò probabilmente avremo perso un’occasione molto importante e non possiamo sicuramente permettercelo”.

In seguito il presidente di Re Mind Filiera Immobiliare Paolo Crisafi gli ha conferito il premio ReMinder Award come buona pratica, e Cola ha concluso:

“Grazie per la sorpresa, mi fa molto piacere perché il nostro lavoro è molto difficile ma molto importante: è imperativo continuare a cercare di mettere insieme più voci per costruire delle reti di opinioni e di sensibilità sempre più fitte su temi fondamentali per il nostro Paese”.

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