“Sono onorato di avere questo riconoscimento e non posso esimermi dal ringraziare il presidente di Re Mind Filiera Immobiliare Paolo Crisafi e tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto. Due ringraziamenti veloci: uno va ai miei collaboratori che ogni giorno operano con tutte le loro energie per conseguire come obiettivo un lavoro che punta alla sicurezza, al rispetto dei rapporti con i clienti, all’etica e anche alla crescita del nostro sistema economico; l’altro va alla nostra associazione di categoria che è ANIE AssoAscensori, che rappresenta il 60% del mercato degli impianti installati in Italia e che ormai da moltissimi anni opera in maniera costante sulla sicurezza, sulla tecnica, sulla comunicazione esterna per fornire un servizio sempre attento alle problematiche degli associati e per ridurre, o puntare a ridurre a zero, il rischio infortuni.
Noi abbiamo da sempre una costante attenzione alla salute e all’incolumità degli operatori e degli utenti. Probabilmente non tutti sanno che fino a qualche anno fa l’Italia era il Paese nel mondo ad avere il maggior numero di impianti installati; ad oggi l’Italia ha circa un milione di impianti installati. Siamo stati superati negli ultimi anni dalla Cina ma sia per quanto riguarda il numero di impianti, sia per quanto riguarda le aziende che producono parti per ascensori, per scale mobili, per marciapiedi, siamo ancora leader nel mondo. Oggi però viviamo una difficoltà, prima ho detto che puntiamo a ridurre a zero il rischio infortuni, abbiamo un pacco impianti che nell’oltre il 50% dei casi ha più di trent’anni, non abbiamo delle regole se non quelle di buona tecnica che ci permettono di svecchiare questo pacco impianti, ed è ovvio che in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo già negli ultimi anni, è difficile convincere le persone a spendere soldi sugli ascensori, perché nessuno pensa all’ascensore come mezzo di spostamento, come qualcosa che se non è ben tenuto diventa, ovviamente, pericoloso. E quindi il lavoro che sta facendo l’associazione con Confindustria, con le altre associazioni, con i nostri clienti, è proprio di puntare a migliorare il più possibile il livello di sicurezza degli impianti.
I punti cardine su cui operiamo con la massima attenzione oltre alla citata sicurezza e ovviamente al supporto a tutti i nostri clienti è l’etica. Su questo nostro valore voglio dire assoluto, continuiamo a mantenere in essere un’attività attenta con gli organi di controllo rispetto ai principi di legalità, ma anche con le altre associazioni, con la stessa Confindustria, con tutti i nostri fornitori e ultimo, ma non ultimo ovviamente, con i nostri clienti.
La nostra attività non trascura inoltre la funzione e la responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori, fattore indispensabile per una proficua condizione di ogni azienda e nei confronti degli utenti finali, ultimi destinatari dei nostri sforzi produttivi. Abbiamo lavorato in strettissimo contatto in questo ultimo anno con le Asl territoriali, cercando di aumentare ulteriormente, quando è stato possibile, gli obblighi normativi e le richieste del governo, con ulteriori dpi (dispositivi protezione individuali), con l’utilizzo ad esempio della sanificazione fatta, nel mio caso, ogni tre giorni, cosa che ovviamente non è obbligatoria, o con l’utilizzo dei tamponi nasofaringei ogni quindici giorni. Questo perché il nostro focus è la massima attenzione verso tutti i nostri dipendenti, ma anche verso gli utenti.
C’è ancora tanto da fare, ma l’impegno è massimo e l’attenzione è massima, non molliamo di una virgola. In una situazione come quella attuale, dove esiste una profonda crisi finanziaria che si va ad aggiungere ad una ben più grave emergenza epidemiologica, vorrei ricordare, agli amici imprenditori e anche a tutti i dirigenti d’azienda, che dovremmo sempre tenere ben presente che il modo migliore per uscire illesi diciamo da questa situazione grave non è quello del taglio dei costi, perché è ovvio pensare a quello in un momento di crisi finanziaria; secondo me invece dovremmo porre attenzione al valore delle risorse umane e puntare a un’eccellenza dei servizi offerti. Non dobbiamo mollare, non dobbiamo arretrare, le imprese sono la colonna vertebrale del nostro Paese e dobbiamo cercare di ottenere dal governo gli aiuti, ma per aiuti non intendo solo quelli economici ma anche quelle risorse e condizioni che ci permetteranno di continuare a lavorare bene”.