Stefano Lucchini:”Affidarsi alle Buone Pratiche per il rilancio del Paese”

STEFANO LUCCHINI | Premio Internazionale Buone Pratiche INFORMAZIONE – CULTURA – ECONOMIA

L’evento, organizzato da NewsReminder​​ e dal Parlamento Europeo Ufficio Italia​, ha visto la premiazione di Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo per le sue Buone Pratiche, da parte di Paolo Crisafi e Carlo Corazza, promotori dell’iniziativa, con moderazione di Alessandro Galimberti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.

Alessandro Galimberti: Congratulazioni a Stefano Lucchini- Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo per il Premio Buone Pratiche di NewsReminder in collaborazione con il Parlamento Europeo – Ufficio Italia.
La motivazione: Nello stato di emergenza ha svolto con competenza, umanità e con una comunicazione efficiente ed efficace le proprie attività di scrittore ed esperto in materia contribuendo al rilancio dell’informazione, della cultura e dell’economia italiana ed europea.
Siamo arrivati alla terza edizione di questo importante premio; il nostro obiettivo è quello di individuare delle figure che in un anno particolarmente complicato come quello della pandemia si sono distinte per tenere insieme il filo non solo della comunicazione, ma anche della società e del vivere associato, di fronte ai drammi della storia.

Stefano Lucchini: Grazie molte, ne approfitto per ringraziare il Presidente dell’ordine Alessandro Galimberti, Re Mind e il suo Presidente Paolo Crisafi con cui ho un rapporto di amicizia e di stima reciproca; ringrazio inoltre l’Ufficio Italiano del Parlamento Europeo e lo stesso Paolo Corazza, che conosco da anni.
Devo dire che sono un po’ emozionato; è infatti un premio che io ritengo molto prestigioso, un premio dedicato alla formazione e alla cultura, un premio sulle Buone Pratiche. Ecco, io credo che in questo senso le Buone Pratiche siano un tema che dovrebbe diventare un vero e proprio punto di riferimento, soprattutto dopo un anno tragico come quello passato.
Nel nostro, con Intesa Sanpaolo ci siamo occupati in particolare dell’emergenza sanitaria, collaborando con la Protezione Civile, con Angelo Borrelli e con il Dottor Arcuri e dell’emergenza economica e di liquidità, mettendo a disposizione immediatamente 50 miliardi.

Alessandro Galimberti: In questo anno di pandemia è cambiato anche molto il ruolo delle banche, delle Istituzioni Finanziarie e dell’Europa, qual è la tua opinione al riguardo?

Stefano Lucchini: Da parte di Intesa Sanpaolo l’arrivo di Carlo Messina ha posto al centro l’attenzione per il territorio e le sue persone. Questi, i suoi due grandi interessi. In particolare, abbiamo cercato, da una parte, di far sì che il territorio potesse ricevere, dove possibile e naturalmente in base alle leggi, tutto il supporto necessario e, dall’altra, di proteggere appunto le persone. Rimettere quindi al centro le persone, la sostenibilità e un certo tipo di “circolar economy” le linee guida fondamentali.
Anche grazie al sindacato delle banche siamo riusciti inoltre a mantenere un’importante continuità con il periodo pre-covid permettendo al sistema di funzionare nonostante le numerose difficoltà.

Un punto su cui abbiamo cercato di essere particolarmente flessibili riguarda poi l’erogazione di crediti. Vedremo cosa cambierà in futuro.

Alessandro Galimberti: E’ inoltre cambiato il posizionamento del sistema creditizio, delle banche e della stessa comunicazione in questo ambito. Cosa ci puoi dire su questo tema?

Stefano Lucchini: Assolutamente, è vero. Come Intesa Sanpaolo, non ci siamo solo occupati, appunto, di fornire il credito che potesse permettere di ripartire, ma anche dell’emergenza sanitaria e di quella sociale. Sotto questo punto, siamo sicuri che questo Governo sarà nelle condizioni di dare vita a una programmazione economica, sociale e demografica che negli ultimi temi è un po’ mancata, e ci auspichiamo che sarà in grado di rimettere in circolo una serie di risorse non soltanto economiche, ma soprattutto di solidarietà, risorse “sociali” che possano permettere all’Italia di ripartire in modo efficace.

Alessandro Galimberti: Si parla anche di un riposizionamento di mercato di molte aziende, si è capito chiaramente che la strategia non consisterà più in rimborsi o ristori a pioggia, ma in un programma di rilancio e di ripresa. Questa è una grande occasione per riposizionare il nostro mercato, portando su nuovi livelli.

Stefano Lucchini: Assolutamente. Noi abbiamo molta fiducia in questo Governo e nelle linee guida date dal Presidente Draghi che prevedono importanti interventi sulla situazione sanitaria ed economica, nonché su quella dei giovani, in grave difficoltà. Da parte nostra, Carlo Messina ha già annunciato già mettere a disposizione, a fronte dei 200 miliardi del Recovery, 200 miliardi di crediti, uno stimolo che sarà fondamentale per veicolare quegli investimenti produttivi che generano ritorni e reddito non soltanto per questa generazione, ma soprattutto per quelle future.

Paolo Crisafi: Per quanto riguarda il tema dei giovani volevo fare un’ultima considerazione Stefano, abbiamo infatti il piacere di condividere insieme, anche con il Professor Petrucci, l’Advisory Board del Master Luiss in Relazioni Istituzionali Lobby e Comunicazione d’impresa, comunicazione istituzionale e relazioni istituzionali. Qual è in questo senso la tua visione per i giovani e per la formazione del comunicatore? E, data la tua esperienza, esiste secondo te un modo “giusto” di comunicare o, nel rispetto delle regole guida, ciascuno può avere il suo stile?

Stefano Lucchini: Il lavoro del Prof Petrucci e degli altri colleghi dell’Advisory board è volto proprio a dare ai giovani le competenze per una professione ormai sempre più attuale. Credo comunque che nel complesso, per quanto riguarda la comunicazione, ognuno possa avere il suo stile. Se infatti da una parte sono sicuro che il Presidente Draghi abbia scelto figure molto competenti, e che la sua sia una linea comunicativa valida, dall’altra ritengo che anche la comunicazione del precedente Governo, incarnata nella persona di Rocco Casalino, vada comunque rispettata nelle sue modalità, a prescindere dai giudizi di merito che ne possiamo trarre.
Oggi vi sono le condizioni per una comunicazione che dia speranza e visione, in questo, spero e credo che il Presidente Draghi ne trarrà il meglio.

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