Al Think Tank Remind “Politiche Industriali per lo Sviluppo e la Messa in Sicurezza dei Territori e delle Città per il Benessere delle Persone in Armonia con il Creato” è intervenuto Roberto Francesco Bramati (Vice Presidente Cncc – Centri Commerciali, Presidente Spazio Futuro), che ha così dichiarato:
“Per il mondo dei centri commerciali siamo l’associazione di riferimento poichè abbiamo un migliaio di siti commerciali, un fatturato pari a 139 miliardi pari a 4 punti di PIL, 200 mila lavoratori diretti e 800 mila indiretti.
Conosciamo bene i Dieci Comandamenti Verdi, li abbiamo letti, li abbiamo studiati, li abbiamo analizzati e devo dire che li stiamo applicando, nel senso che i centri commerciali che sono nati molti anni fa come grossi scatoloni, oggi stanno decisamente cambiando e stanno adottandosi dotandosi di tante cose per far sì che diventino delle scatole diverse, dei contenitori che siano meno energivori, ma soprattutto usino materiali più compatibili e adottino tutto ciò che è possibile per essere certificati nell’ambito della certificazione verde, tale per cui permette di far sì che un centro possa essere considerato un centro in linea con queste procedure che ci portano verso centri nuovi.
I centri commerciali nel 2016 hanno avuto un’innovazione importante con ARESE, un progetto del professor Michele De Lucchi, un centro che ha scavalcato quelli che sono stati i centri di prima generazione, aprendosi sull’esterno con porticati, con grandi vetrate, molto luminosi, con materiali ecologici, con illuminazioni a led, con molto verde, sia internamente che esternamente, e quindi sicuramente un grande passo avanti nell’innovazione dei centri commerciali.
Questo esempio poi è stato ripreso, e continuerà nei centri che verranno, ad esempio avremo a Cinisello un centro che sarà il più grande d’Europa che quando sarà realizzato la copertura sarà un bosco, con prati e con attrezzature tali per cui ci saranno le condizioni per avere del ludico e della ristorazione inserita in un grande contesto ecologico.
Questo sistema di innovazioni è già partito, sta continuando anche con un rinnovamento di quelle che erano i normali negozi nell’ambito dei centri commerciali: oggi all’interno stanno trovando spazio anche centri medici, dentistici, terapeutici e centri benessere che fino a qualche anno fa erano solo delle idee e adesso invece rappresentano delle grandi realtà che sono ormai entrate di fatto all’interno di questo mondo.
Oggi il centro commerciale ambisce a diventare un punto di incontro che sia in linea con le aspettative di tutti a livello di abbattimento delle barriere, dei consumi, ponendo la dovuta attenzione sugli aspetti più ecologici e meno impattanti.
In ambito pre-Covid i centri commerciali si erano già mossi anche con campagne tipo quella della Croce Rossa, raccogliendo cifre importanti da donare appunto a questa organizzazione, e sempre negli scorsi anni il centro commerciale a livello locale si è impegnato per il finanziamento di opere nel territorio di prossimità, facendo investimenti e donazioni per la ristrutturazione di chiese, di scuole, di monumenti e di quanto potesse servire alla collettività attorno al centro.
Oggi che siamo in era Covid abbiamo fin da subito offerto degli spazi per le vaccinazioni e anche nell’ottica più ampia che diventino ricoveri e che possano essere addirittura pensati e trasformati in seguito ad eventi catastrofici e quindi utilizzati per esigenze diverse. Ci saranno infatti prossime progettazioni in cui le parti comune dei centri commerciali saranno studiate e pianificate proprio in questa direzione.
In conclusione mi sento di dire che i Dieci Comandamenti Verdi ci insegnano l’educazione profonda nei confronti della Terra che non è nostra, ma è di tutti e quindi dobbiamo, come comunità, averne maggiore rispetto, per far sì che quegli sprechi, tutti quei comportamenti erronei perpetuati fin adesso si fermino e si pensi di iniziare un nuovo percorso virtuoso, e noi come centri commerciali locali questo percorso lo abbiamo iniziato e lo stiamo portando avanti con orgoglio e soddisfazione”.