Ringrazio per questo importante riconoscimento Paolo Crisafi (Presidente di Remind e di NewsReminder), Carlo Corazza (Direttore Parlamento Europeo – Ufficio Italia) e tutta la giuria. In questi anni ho lavorato per promuovere l’economia civile che modifica profondamente l’approccio antropologico dell’economia tradizionale superando i riduzionismi nella visione della persona, dell’impresa e della misurazione del valore. La persona non è l’homo economicus la cui felicità cresce solo al crescere delle proprie dotazioni monetarie, ma è capace di reciprocità e fiducia e dunque in grado di risolvere dilemmi sociali generando superadditività (1+1=3). L’impesa supera la logica della mera massimizzazione del profitto ma diventa organizzazione generativa capace di creare valore economico e sociale socialmente ed ambientalmente sostenibile. Il valore verso cui tendere è una misura di ben-vivere a molte dimensioni che si ricollega alle esperienze del BES e degli SDGs e arriva a definire un concetto di generatività come criterio ispiratore dell’attività umana.
Nell’ottica dell’economia civile la trasformazione della società verso il progresso economico e sociale non avviene grazie all’azione di un leader taumaturgico ma in virtù del lavoro coordinato e connesso di “quattro mani” dove la terza della cittadinanza attiva e la quarta delle imprese responsabili sono decisive per complementare l’azione del mercato e delle istituzioni. Sotto la superficie del “pettegolezzo” politico la nostra società è viva ed attiva. Negli ultimi anni l’economia civile con la nascita di Next, i percorsi sul voto col portafoglio, il cammino delle Settimane Sociali e l’identificazione di 400 buone pratiche nel paese, le proposte di policy fatte proprie da politici ed amministratori ha contribuito in modo sensibile al cambiamento dal basso.