All’Assemblea Pubblica Re Mind “Campioni d’Italia – Le Buone Pratiche Pubbliche e Private per il Rilancio del Paese”, promossa dal presidente di Re Mind Paolo Crisafi, è intervenuto Massimo Sessa (Presidente Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) che ha così dichiarato:
“Grazie a Re Mind per l’invito e un saluto a tutti.
Il consiglio superiore dei lavori pubblici, come voi sapete, è uno degli organismi più antichi della Repubblica. Cavour lo fonda nel 1859, come spesso ricordo nei congressi, e lo faccio per ricordare che lo ha originato uni dei principali protagonisti dell’unità d’Italia.
Detto questo, nel decreto legge 77 che a breve sarà convertito nell’articolo 44 c’è una norma importante, che è lo strumento più potente che a livello amministrativo per quanto concerne l’approvazione dei grandi progetti.
L’articolo 44 – rammentato a sua volta dall’articolo 45 e altri commi sparsi per l’articolo 48/51, creando una vera e propria architettura normativa – è stato inserito in questo decreto legge proprio per consentire di impegnare e spendere i fondi di opere prioritarie e strategiche per il Paese, come quelle previste dal PNRR.
Vediamo se questi tempi contingentati daranno l’esito sperato. Io sono convinto che ciò sarà così e questo comitato speciale è stato insediato/presieduto dal sottoscritto servirà proprio nei tempi contingentati previsti dalla norma ad avere l’approvazione di progetti, ripeto, strategici per il Paese.
L’allegato 4 del 77 elenca i progetti che serviranno a rilanciare il settore delle costruzioni che ha sofferto negli ultimi anni.
La novità strutturale di questo strumento è che di fatto c’è una contemporaneità ed una condivisione dei vari iter amministrativi che intervengono su un’opera pubblica, soprattutto su un’opera lineare. Le opere prima saranno filtrate attraverso lo strumento del dibattito pubblico, ovvero la condivisione con gli stakeholder quando un’opera in pratica cala sul territorio; c’è anche uno studio moderno che riguarda anche agli aspetti della sostenibilità. Il ministro Giovannini su questo è stato molto fermo, giustamente, e la nostra attività di istruttoria sui progetti riguarderà sia come sono stati programmati sia qual è il loro impatto sul territorio in termini lavorativi oltre che in termini di confronto con il territorio stesso; tutto ciò che verrà realizzato adotterà queste procedure nuove, tipo i CAM che sono i criteri minimi ambientali, al fine che, sia nella realizzazione, sia anche in fase di manutenzione, le opere siano secondo le migliori pratiche come sono promosse da Re Mind in questi momenti di confronto, che guardano al futuro dell’innovazione energetica-ambientale e anche tecnologica.
Questo è un po il quadro dello strumento. Adesso aspettiamo la conversione che avverrà entro il 30 luglio e appena ciò avverrà – così come è stato previsto nel prossimo incontro con Re Mind – faremo un’analisi per vedere se effettivamente questo strumento è stato ben pensato e utile per il rilancio del Paese”.