All’Assemblea pubblica Re Mind “Campioni d’Italia – Le Buone Pratiche Pubbliche e Private per il Rilancio del Paese”, promossa dal presidente di Re Mind Paolo Crisafi, è intervenuto Marco Mari (Consigliere Delegato per la sostenibilità e l’ambiente costruito Remind e Presidente GBC Italia) che ha così dichiarato:
Crediamo fermamente che il ruolo del settore dell’ambiente costruito nell’affrontare le complesse questioni che stiamo vivendo sia cruciale, gli edifici sostenibili hanno un enorme potenziale nell’aiutare a raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi.Solo mediante una azione nazionale e internazionale e stabilendo politiche forti che supportino l’azione trasformativa nel Build Environment possono essere realizzate le potenzialità del settore e dunque gli sfidanti obiettivi che abbiamo sottoscritto.
La nostra visione è per un ambiente costruito sostenibile al centro e dobbiamo sostenere non solo mediante la corretta definizione di normative tecniche ma anche attraverso azioni e advocacy internazionali che accelerino il nostro spostamento verso questa visione.
Questo è stato l’animo e lo spirito che il G20 Ambiente ha voluto comunicare sotto la presidenza italiana consapevoli che le tematiche ambientali sono al centro dell’agenda presentata.
Sono stato onorato di essere stato nominato nel gruppo di otto esperti della presidenza italiana per il G20 Ambiente e, per quanto possibile ho fornito tutto il mio contributo alla definizione di un comunicato che per am piazza di temi non ha eguali, consapevoli cje solo affrontando la complessità e Mediante ina necessaria politica ambiziosa, potremo incamminarci verso la transizione necessaria.
Definire relazioni bilaterali e incoraggiare i principi di economia circolare applicati alle città è stato un impegno notevole.
Durante le bilaterali cje l’abbiamo affrontato molto paesi si sono interessati alla leadership italiana e predisposti a discutere di collaborazioni che, partendo dal G20, proseguissero in modo strutturato ed operativo. In tale ambito è stata particolarmente gradita la lettura autentica che l’Italia ha portato ai tavoli in merito alla rigenerazione urbana, capace di coniugare un modo innovativo anche gli aspetti cultirali rappresentati dall’edilizia storico-testimoniale e le esperienze relative ai principi di Resilienza che, in Italia purtroppo, abbiamo necessità di applicare anche per fronteggiare i terremoti, come la attuale ricostruzione post sisma 2016 del centro Italia che rappresenta ad oggi il più grande cantiere di ricostruzione edilizia in Europa dopo la seconda guerra mondiale
Tali aspetti coniugati ad un approccio integrato che tenesse conto di biodiversità e tutela dell’ambiente naturale e finanza applicata allo sviluppo sostenibile, hanno completato il quadro di un documento ambizioso e foriero, mi auguro, di nuove partnership internazionali