All’incontro “GRAND (TOUR)ISMO ITALIA” Remind del 27 settembre 2021 è intervenuto il Presidente del Conservatorio Santa Cecilia in Roma Antonio Marcellino, che ha così dichiarato:
“In qualità di Presidente, porgo al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, al Presidente della Commissione Turismo della Camera Martina Nardi, al Presidente della Commissione Turismo del Senato Gianni Pietro Girotto, al Presidente dell’Osservatorio Parlamentare sul Turismo Ignazio Abrignani, ai dirigenti e consiglieri del Ministero del Turismo, a tutte le istituzioni internazionali, nazionali e locali presenti e a tutti partecipanti a questa Giornata Mondiale del Turismo a Roma, il saluto del Conservatorio “Santa Cecilia” in Roma.
Ospitare insieme a Remind questa importante e strategica iniziativa nella storica Sala Accademica “Santa Cecilia”, simbolo della musica nel mondo, ci dà la possibilità di dare un contributo sostanziale ai lavori di oggi. Questa meravigliosa sala, infatti, grazie a un rilevante finanziamento ministeriale e a un’importante donazione privata, sta per essere riportata ai passati splendori anche estetici, così come l’intero complesso dell’ex monastero seicentesco. I lavori, iniziati il mese scorso, prevedono un restauro conservativo coniugato all’applicazione delle più recenti tecnologie.
Attendiamo tutte le autorità per il concerto di inaugurazione.
Entrando nel merito della giornata mondiale del Turismo, insieme al direttore del Conservatorio prof. Roberto Giuliani, al Consiglio di Amministrazione, al Consiglio Accademico e al direttore amministrativo dott. ssa Alessandra Sergi e a una squadra di giovani collaboratori pieni di entusiasmo e consci della responsabilità di far viaggiare la macchina amministrativa di questa importante istituzione culturale, abbiamo avviato un nuovo percorso ‘virtuoso’ che ha già dato i suoi risultati che in questa sede ho il piacere di evidenziare proprio perché in tema con le linee guida di un supporto all’azione del governo su come coniugare il turismo all’interno di tematiche culturali e artistiche.
Attività, queste ultime, di punta di questa istituzione che, assieme all’attività di ricerca artistica in prospettiva internazionale, fornisce un quadro della performance di alto profilo, etico e didattico e di produzione, ormai raggiunta da “Santa Cecilia” negli ultimi anni, grazie all’impegno degli studenti, dei docenti e del personale tutto, orgogliosi di essere parte di una grande tradizione musicale, di riferimento per tutto il mondo.
La testimonianza di questo progetto ambizioso sta anche nei numeri che qui si offrono per alcuni spunti di riflessione sulle dinamiche possibili del turismo culturale e non solo:
- Oltre 200 corsi di insegnamento;
- Presenza di oltre 1000 studenti di ben 43 nazioni provenienti da tutti i continenti;
- Tre sedi: Via dei Greci; Rieti (Palazzo Battistini); Sant’Andrea delle Fratte (al Nazareno).
Il Conservatorio “Santa Cecilia” (con riscontri mai prima ottenuti) è capofila in numerosi progetti europei per un totale di oltre un milione di euro e vanta al suo attivo collaborazioni con le più prestigiose istituzioni gemelle nel mondo: Mosca, Pechino, Tokyo, Istanbul, Bruxelles, Parigi, Berlino.
Punto di forza è certamente la nostra Biblioteca, luogo che è stato ed è frequentato dai maggiori studiosi di tutto il mondo: possiede circa 300.000 unità catalografiche, fra cui 200.000 edizioni musicali e libri, 2.200 edizioni “rare” (1500-1820), 320 cinquecentine e 8 incunaboli, 125 periodici estinti, 98 periodici in corso, 30.000 libretti d’opera, e soprattutto, 11.000 manoscritti e autografi dei più grandi compositori di tutti i tempi (a titolo solo esemplificativo, la partitura de Il viaggio a Reims di Rossini e, mi si passi, con l’orgoglio di chi è nato a Catania, l’autografo della Norma di Vincenzo Bellini.
Ho l’onore e il privilegio di consegnare al Segretario Generale del Ministero del Turismo Paolo Quinzi per il Ministro Massimo Garavaglia, a nome dell’intera comunità musicale ‘ceciliana’, la pubblicazione della Storia del Conservatorio di musica “Santa Cecilia” di Roma di Domenico Carboni (Milano, Zecchini 2017, pp. 847), primo volume della nuova collana editoriale Note ceciliane, e La ristampa anastatica della carta 59 recto della partitura autografa di Norma che inizia con la celeberrima aria “Casta Diva”.