Giovanni Berrino all’incontro “GRAND (TOUR)ISMO ITALIA” Remind

All’incontro “GRAND (TOUR)ISMO ITALIA” Remind del 27 settembre 2021 è intervenuta l’Assessore al Turismo della Regione Liguria Giovanni Berrino che ha così dichiarato:

Parlando di Best Practice attuate da Regione Liguria , siamo partiti dalla convinzione che per funzionare al meglio, il turismo, si deve basare su rapporti costanti tra enti pubblici e operatori. A tal proposito esemplificativamente ne elenco tre , uniche nel panorama nazionale.

Nel 2017 con il “Patto per lo sviluppo strategico del turismo” abbiamo posto le basi di questa collaborazione, punto centrale è stata la “trasformazione” dell’imposta di soggiorno in tassa di scopo, soddisfacendo gli operatori altrimenti contrari, e permettendo ai territori di avere risorse disponibili da impiegare per servizi, promozione, eventi. 

Abbiamo poi condiviso il “Patto per il lavoro nel turismo” che prevede per le strutture ricettive e gli stabilimenti balneari bonus assunzionali per contratti di lavoro da 8 mesi, per favorire la destagionalizzazione e garantire maggiormente i lavoratori. Il “Patto” modificato in questi due anni di emergenza, riducendo la durata dei contratti a 4 mesi, ha permesso di abbassare il costo del lavoro consentendo la riapertura di attività in grossa difficoltà. 

A giugno abbiamo attivato per primi una “polizza covid” per coprire i turisti stranieri in caso di contagio, contribuendo a farli sentire più sicuri, anche per questo da agosto, le presenze straniere sono tornate ai dati ante covid.

I risultati raggiunti in questi anni sono importanti, ora occorre impegnarsi per un turismo sempre più di qualità, e gli ottimo dati dell’estate 2021 , non possono essere considerati come il superamento della crisi causata dal covid, ma devono essere consolidati e da essi ripartire per il 2022.

Decisivo, per la nostra regione,  è incrementare i rapporti tra costa e entroterra, il “mare verde” della Liguria, la costa ha la maggioranza delle strutture, e delle risorse dell’imposta di soggiorno, ma l’entroterra permette di diversificare l’offerta. 

Oggi non basta più il nostro mare, occorre puntare anche sulla bellezza di ciò che sta dietro alla costa, puntando su un turismo legato a enogastronomia, escursionismo, mountain bike, cicloturismo, da vivere tutto l’anno sia sulla costa sia sulle nostre montagne, grazie ad un territorio unico con clima mite che permette di fare per dodici mesi attività all’aria aperta. Bisognerà inoltre esaltare al massimo l’autenticità dei nostri borghi promuovendone la loro ricchezza intrinseca.

Un problema da risolvere è la difficile accessibilità della Liguria. Servono opere strategiche da realizzare al più presto, occorre nel frattempo utilizzare al meglio l’esistente e non enfatizzare troppo noi stessi il problema, che c’è, ma che è comune a quasi tutte le mete turistiche italiane non sempre facili da raggiungere. 

Per finire non dobbiamo sprecare le risorse del PNRR, a mio avviso insufficienti, che verranno destinate per migliorare la qualità delle strutture, supportando un rinnovamento da noi già in atto grazie a molti imprenditori che hanno investito per migliorare l’offerta e soddisfare le richieste di turisti sempre più consapevoli.

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