Angelica Donati al Webinar Remind “Transizione Ecologica & Trasformazione Digitale”

Al Webinar Remind “Transizione Ecologica & Trasformazione Digitale” è intervenuta Angelica Donati (Presidente ANCE Giovani & Head of BD at Donati S.p.A.) che ha così dichiarato:

“Come costruttori, siamo molto attenti ai temi legati al cambiamento climatico ed ai suoi effetti devastanti che vediamo tutti i giorni (dissesto idorgeologico, eventi climatici estremi, etc.) anche in italia. Dopotutto, il costruito contribuisce al 39% delle emissioni di CO2 (11% durante la costruzione e 28% durante la gestione), e come sistema Italia dobbiamo lavorare insieme per limitare le emissioni onde raggiungere gli obiettivi del Green New Deal europeo (ridurre del 55% le emissioni entro il 2030 ed azzerarle entro il 2050). Ne va anche dei fondi del PNRR.

Ci rendiamo conto che, in particolar modo in un settore “antico” come il nostro” non si possono scindere efficientamento ed innovazione, e per questo approcciamo il cambiamento anche quando volto alla sostenibilità ed alla circolarità, in ottica 4.0. Le tecnologie sono essenziali per rendere più “green” il settore delle costruzioni, ed al contempo servono per permetterne l’efficientamento e la razionalizzazione dei costi.

Vediamo con favore una visione integrata dell’ambiente costruito, poiché è sempre più evidente che il problema non si può risolvere con soluzioni spot. Serve invece un approccio macro, globale, che prenda in considerazione tutti gli stakeholder delle catene dei valori… un approccio che il pubblico può avere molto più agevolmente del privato. Se gli attori pubblici incentivano le azioni sostenibili in maniera corretta, i privati li seguiranno. Ad esempio, sulle opere pubbliche, la premialità per le soluzioni sostenibili è l’unico modo per rendere possibili gran parte degli investimenti in questo campo da parte degli appaltatori privati.

Il Superbonus è riconosciuto anche dalla Commissione Europea come una soluzione da prendere ad esempio. Secondo Timmermans, infatti, “investire nelle ristrutturazioni edilizie come fa lo Stato italiano con il Superbonus è un affare molto conveniente”. Egli ritiene anche che è più produttivo e “climate friendly” investire così le risorse pubbliche piuttosto che in sussidi per i combustibili fossili. Il Superbonus è stato volano della ripartenza italiana nel 2021, con ricadute capillari su i territori (ricordiamo che ogni euro speso in costruzioni ha un moltiplicatore di 3,5). Di recente è emerso il tema delle frodi, ma il limite alla cessione non risolve il problema. Facendo dell’erba un fascio, nel tentativo di punire i furbetti si finirà per far fallire le tante imprese serie che hanno creduto nello Stato e si sono cimentate in questa attività, che ora hanno tutto o quasi tutto il loro fatturato in forma di crediti e che rischiano di non aver più modo di pagare gli stipendi. L’ANCE chiede da tempo che vengano messi in atto controlli ed un sistema di qualificazione delle imprese, legato alla SOA, perché solo le imprese qualificate e virtuose, che applicano il contratto edile, possano accedere ai bonus e possano cedere i crediti. Siamo contrari a modifiche in corsa che sono pericolose per le aziende e per l’economia italiana”.

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