Filippo Rean

Filippo Rean al Webinar “Transizione Ecologica & Trasformazione Digitale”

Al Webinar Remind “Transizione Ecologica & Trasformazione Digitale” è intervenuta Filippo Rean (Direttore Fiera Mondiale Immobiliare Mipim) che ha così dichiarato:

“Ringrazio Paolo Crisafi per avermi invitato oggi a partecipare a questa tavola rotonda. Come dici tu, speriamo fra poche settimane di rivederci tutti a Canne. In questo periodo post-pandemia noi stiamo lavorando per un evento che si annuncia particolarmente ricco quasi a livello pre-crisi. Questo è il preambolo che volevo. Una nota di ottimismo perché il Mipim anticipa sempre un po’ le tendenze del settore. Anche sulla base di quanto detto poco fa da Roberta Lombardi posso anche confermare che le tematiche del Mipim saranno proprio questo: da un lato la digitalizzazione e l’accelerazione della digitalizzazione nel mondo dell’immobiliare – che era già un argomento del pre-crisi ma che oggi sta diventando centrale per tutti gli operatori – e dall’altro la transizione ecologica. I due temi di oggi, evocati poco fa, saranno anche i temi centrali Mipim, oltre i temi classici che sono quelli più transazionali e d’investimento, ma in realtà oggi non si può più fare immobiliare e pensare alla città di domani se non si guarda da un lato l’impatto ambientale, e come ridurlo; e dall’altro lato qual è l’impatto della rivoluzione digitale che stiamo vivendo e che altri settori hanno già vissuto. Faccio sempre il paragone con la musica che è stato uno dei primi settori a prendersi lo Tsunami. Per fortuna l’immobiliare è arrivato tra gli ultimi quindi gli attori dell’immobiliare hanno potuto imparare ed integrare in modo da mantenere le proprie posizioni diventando i protagonisti di questa rivoluzione. La rivoluzione è in atto in Italia con varie iniziative che sono state evocate ma anche chiaramente all’estero. Per quello che mi interessava, il portare un contributo su quello che sta succedendo in altri paesi, io qua sono in Francia, il paese che conosco meglio in questo momento, in cui c’è una nuova regolamentazione che è stata appena votata che spinge sulla rinnovazione e sull’efficientamento energetico degli edifici. Sono stati stanziati 30 miliardi sul biennio. Per dare un ordine di grandezza, 30 miliardi sui due anni, il piano precedente di rinnovamento energetico degli immobili prevedeva 4 miliardi. Un ordine di grandezza di più di sette volte nel giro di due anni. Un ordine di grandezza che è importante. I grandi attori in questo momento stanno partendo con dei progetti completamente eco-sostenibili. Quindi i nuovi quartieri che sono pensati per uscire dopo il 2030 sono oggi completamente eco-sostenibili. Diciamo che questo sta arrivando anche in Italia. Io sono abbastanza ottimista. Per non dilungarmi troppo, quello che dicevo e che fa eco a quello che è stato appena detto da altri interventi è il fatto che il rinnovamento energetico e la sostenibilità e la trasformazione tecnologica vanno a braccetto. Non ci può essere uno senza l’altro. Anzi, la digitalizzazione dell’immobile consente all’industria immobiliare di poter giocare da protagonista e di poter partecipare attivamente a questo rinnovamento. Quella che viene chiamata Prop-Tech, etichetta coniata la prima volta al Mipim 2015-2016, oggi è riduttivo parlare di Prop-Tech però, per farci un ordine di grandezza, oggi in Paesi come la Francia rappresenta quasi il 10% della raccolta fondi delle nuove start-up. In Paesi come la Gran Bretagna siamo già al 10% 12%. In 5/6 anni è un settore che oggi prende dei pesi un po’ più avanzati su questa fase. In Europa, Gran Bretagna e Francia fra l’8%, il 10% e il 12%. E’ un settore in piena espansione e noi speriamo di portare al Mipim per la prima volta in forza questo settore con circa 100 Start-Up che sono state scelte fra molte altre grazie all’aiuto degli incubatori, investitori di venture capital, che sono specializzati nel settore come MetaProp (partner storico), Fifth Wall. Vediamo chiaramente che c’è anche in un mondo come quello di Mipim, che è sempre una buona fotografia di quello che succede, da un lato un’esigenza forte e un quadro regolamentare che comincia veramente a favorire la transizione ecologica nel mondo immobiliare; e dall’altro un mondo fatto sia dai player storici dell’immobiliare che sono pronti a spingere su questa direzione e anche la tecnologia che è l’enabler di questa transizione, che renderà la transizione ecologica possibile attraverso il controlli che possono essere fatti sui consumi, attraverso le regolamentazione che possono essere fatte tramite il mezzo digitale”.

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