Giulia Silvia Ghia al Webinar Remind “Roma Capitale del Turismo, della Cultura, dell’Economia e dell’Immobiliare Sostenibili”

Al Webinar Remind “Roma Capitale del Turismo, della Cultura, dell’Economia e dell’Immobiliare Sostenibili” è intervenuta Giulia Silvia Ghia (Assessore alla Cultura, Scuola, Sport, Politiche Giovanili del I Municipio di Roma Capitale) che ha così dichiarato:

“Porgo i saluti a tutti i partecipanti a questo incontro organizzato da Remind in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia. Mi riaggancio alle ultime parole che ho sentito da parte del Presidente del Circolo Canottieri Roma, alle attività dei circoli e al tema dello sport. Ho la delega allo sport, oltre che alle politiche giovanili e quelle educative e alla cultura perchè in qualche modo, ognuna di queste deleghe, entra a far parte dell’altra e per come sto impostando io il lavoro e la missione mi sono messa in testa, in questi cinque anni, questi quattro aspetti devono tra loro dialogare. Il I Municipio di cui sono assessore è certamente un Municipio un po’ diverso dagli altri per il fatto che noi siamo patrimonio Unesco, un posto più delicato di cui però i cittadini non ne hanno più contezza. Ci sono due temi fondamentali che io, vivendo nel primo municipio ed essendoci nata, che gravano un po’ su questo amato centro storico:
sono quello dello svuotamento da parte dei cittadini che fuggono perchè il centro storico, per alcune aspetti, è diventato invivibile; l’altro riguarda i cittadini che sono sconnessi con questo territorio. Parlo di tre tipologie di cittadini: quelli ci che vivono, quelli che vi lavorano e quelli che lo visitano. Questo centro storico è diventato una sorta di disneyland dove ognuno può fare quello che vuole. Si può lasciare la bicicletta che affitti in mezzo alla strada, si può girare contromano in monopattino, si può entrare in centro storico con le macchinette che valgono come i motorini, aprire gli sportelli alle 3:00 di notte e fare un rave fino alla mattina.Non ci sta più un senso e un’educazione nel vivere questo centro storico con consapevolezza. Questo fatto si aggrava con la percezione che si ha dell’Italia in senso lato, ma in particolare di Roma. Io insegno negli Stati Uniti da diverso tempo. L’italia è il posto in cui tu puoi andare a bere anche se non hai 21 anni. Dove gli studenti che magari arrivano frequentano le zone calde della “mala movida” perchè più che farsi un’esperienza di studi si vengono a fare un’esperienza di tutt’altro genere. Le operazioni che io ho intenzione di svolgere in questo quinquennio, per cercare di invertire questa rotta, per cui ovviamente non basteranno cinque anni, ma da qualche parte bisogna iniziare, fondamentale è ricreare e riconnettere i cittadini con il loro territorio. In fin dei conti una persona ha cura di ciò che conosce, per cui è necessario fare programmi per portare a conoscere questo territorio anche ai bambini più piccoli. Il I Municipio gestisce soprattutto le scuole della fascia d’età 0-6 e cominciando dai più piccoli la cui educazione alla conoscenza del territorio si riflette nelle famiglie che deve andare di pari passo a quella del rispetto del territorio. In secondo luogo, creare dei presidi culturali fissi all’interno delle piazze famose della movida, a partire dall’estate Romana, per incentivare la presenza e la frequentazione di queste piazze anche da parte di individui che vengono a fruire di questi programmi culturali che noi mettiamo in campo in modo da far da traino e da fungere da esempio da chi la piazza la frequenta in maniera inappropriata. Aumentare i controlli, una grande collaborazione con la polizia stradale e i vigili avvalendosi nel caso della collaborazione della polizia privata. Creare per questa invasione di monopattini e di biciclette degli stalli per poterli parcheggiare, andare a prendere e riportare, senza che ci sia il cimitero di questi mezzi. Creare anche un regolamento per obbligare al casco e ad un’assicurazione evitando l’utilizzo da parte di bambini. Per quanto riguarda l’operazione che – di questo ne stiamo cominciando a parlare – prevede una ripresa del turismo allora è bene prepararsi prima. Il centro storico si sta svuotando anche perchè le abitazioni vengono affitatte come Bed&Breakfast. Questa operazione a danno dei pochi cittadini che restano ma anche provoca danni a cascata come, ad esempio, quello che concerne il ritiro della spazzatura. Non c’è da parte del turista che soggiorna 3 giorni di capire come funziona il meccanismo della spazzatura. Gli abitanti che poi vivono il quartiere, sono residenti, si crea veramente un danno ai residenti stessi. L’idea potrebbe essere quella di istituire un albo, un albo che obblighi i B&B ad avere quelle sole ed uniche caratteristiche, magari pagando anche una tassa per cercare un po’ di rendere questo fenomeno quantomeno controllato, per quanto possa essere possibile. Poi la necessità è quella di lavorare a stretto contatto con tutte le realtà che vivono al centro storico. Nella categoria di chi vive io comprendo anche i giovani e noi da lì, più piccoli li prendiamo e più avremo degli adolescenti o dei giovani cittadini consapevoli del valore che questo centro storico ha avuto e ci auguriamo che possa continuare ad avere. In questo senso e per dare aggiornamenti sulle attività svolte e future parteciperò agli incontri periodici organizzati da Remind”.

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