Andrea Pancani al think tank Remind “Insieme per la Pace nel Mondo – Giornata Internazionale della Pace” del 21 settembre 2022

E’ intervenuto al think tank Remind “Insieme per la Pace nel Mondo – Giornata Internazionale della Pace” del 21 settembre 2022 Andrea Pancani, Vicedirettore “Tg La7”, che ha così dichiarato: 

“Da quando sono nati i social e da quando esiste internet, il quale, se per molti di noi si è rivelato essere uno stimolo ad approfondire, a verificare, e ad informarsi ancor di più attraverso la cosiddetta formazione permanente, per altri, è stato invece una scappatoia, per attingere a notizie non verificate e non verificabili.

In questo senso, c’è sempre un rischio di creare o dare spazio, anche involontariamente, a fake news.

L’ultimo caso è quello di un falso sondaggio circolato recentemente sui social.

L’insidia è sempre dietro l’angolo, su qualsiasi argomento.

Per non parlare poi delle grandi questioni internazionali come la guerra in Ucraina e il caro energia, rispetto ai quali non solo bisogna studiare continuamente, essendo questi argomenti molto specifici, ma rispetto a cui bisogna anche essere in grado di rivelare le innumerevoli fake news, all’ordine del giorno.

Rispetto al tema della guerra, trovo assurdo come nella giornata internazionale della pace, il presidente russo alzi ulteriormente i toni dell’escalation, con una conseguente crescente preoccupazione da parte di tutto il mondo.

Per quanto riguarda poi il caro energia, che comincia ben prima del conflitto in Ucraina, questo è approfondito sicuramente dalla speculazione.

In questo senso, credo che quella solidarietà o quell’unione di intenti che l’Unione Europea ha dimostrato per la pandemia, tramite le risorse stanziate, non sia accompagnata su questo tema da altrettanta consapevolezza, essendo questa una crisi energetica che colpisce in modo asimmetrico e non chiaro i diversi Paesi.

In un momento come questo, allora, dove vari paesi europei sono stati chiamati o verranno a breve chiamati alle urne, se si vogliono evitare i populismi, penso che l’Europa debba agire presto e in una direzione univoca, dando concretamente atto di solidarietà e mettendo in campo risorse importanti, come ha fatto del resto con il Covid.

Se non lo fa quindi anche sul fronte del caro energia, penso ci saranno nuovi problemi nei rapporti tra U.E e i vari stati membri.

Nel complesso, dobbiamo evitare, su questo versante, quello che potrebbe risultare per il nostro Paese una vera e propria “desertificazione produttiva”.

Rispetto poi a queste elezioni, l’unico augurio che mi sento di fare, è quello che il voto 25 settembre possa portare un vincitore netto, al fine di evitare lunghe trattative nella formazione del governo e iniziare a risolvere i problemi che bussano tutti i giorni alle nostre porte, a partire dal rispetto dei tempi per la legge di bilancio.

Credo che chiunque sarà al governo verrà “affogato” da queste emergenze e dovrà quindi stare necessariamente “pancia a terra” per risolvere quanto più possibile le varie problematiche.

Sul PNRR, voglio poi dire che non trovo nulla di strano che qualcuno possa chiedere un tagliando al riguardo, ma mi chiedo al contempo se questo Paese, che ha già avuto moltissime difficoltà nel mettere a terra alcuni progetti dello stesso PNRR, sarà in grado poi di rispettare gli impegni davanti a una sua modifica.

Voglio ricordare infine che con più 200 miliardi noi abbiamo l’unica grande occasione per rinnovare e modernizzare una volta per tutto il nostro Paese. Non possiamo permetterci di sprecarla.

Per quanto riguarda le buone pratiche, mi piace molto la discussione che Remind ha promosso.

In questo senso, credo che la buona pratica consista nell’assolvere al proprio ruolo e alla propria responsabilità, prendendosi anche qualche rischio. Le buone pratiche devono essere pertanto innanzitutto nella nostra testa, nelle nostre azioni, nella nostra volontà, e nel nostro avere responsabilità.

La buona pratica cammina anche e soprattutto sulle gambe delle singole persone.

Rispetto all’attività di Remind e ai nuovi concetti di Immobiliare allargato e di Cultura dell’Abitare non vi è dubbio che il Covid abbia cambiato i nostri stili di vita, dalla differente conciliazione tra vita e lavoro alle diverse aspettative nei confronti dell’abitazione.

Descrivere e mettere in pratica queste nuove concezioni di Immobiliare allargato e di Cultura dell’Abitare equivale al dire che ogni pezzo e tessera di questo puzzle complesso deve fare il proprio lavoro con competenza e assumendosi le proprie responsabilità, anche e soprattutto sociali, mettendo al centro la persona e destinando i propri ricavi in modo equo e giusto alle diverse parti in campo e sul territorio.

In quest’ottica, voglio infine aggiungere che, anche in linea con i progetti previsti dal PNRR, un compito importante sarà quello di costruire un rapporto stringente e collaborativo tra pubblico e privato.

Dobbiamo infatti pacificare due mondi che ancora oggi si guardano talvolta con pregiudizi, per far sì che anche l’immobiliare allargato possa dispiegare i suoi effetti positivi in una dimensione di scenario.

Questo allora la dice lunga sull’importanza del think tank Remind Insieme per la Pace nel Mondo, perché mai come in questo momento la parola pace è pesante e ha bisogna di essere riempita di significati.

Bene, pertanto, tutti i contributi che vanno in questa direzione.

Grazie ancora per l’invito a quest’iniziativa, importante e costruttiva riflessione sul tema delle nuove concezioni di immobiliare allargato e di cultura dell’abitare, sulle buone pratiche per risolvere i problemi che ci attendono”.

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