Giorgio Lupoi (Presidente Oice al Think Tank Futuro Italia Remind) al Think Tank Futuro Italia Remind

Giorgio Lupoi (Presidente Oice al Think Tank Futuro Italia Remind) al Think Tank Futuro Italia Remind del 5 Giugno 2023 ha dichiarato:
 
“Saluto le istituzioni, gli imprenditori e manager presenti a Futuro Italia Remind, portavoce dell’Immobiliare allargato in cui il “progetto” è centrale. Mi ricollego a alcuni interventi precedenti, riguardo alla necessità di cogliere l’occasione del Pnrr per poter raggiungere uno sviluppo sostenibile e mettere in sicurezza la nostra Nazione. Chiaramente non possiamo che cogliere il Pnrr ed utilizzare questi fondi per rilanciare lo sviluppo e mettere in sicurezza. Però, dobbiamo farlo per dare risposte, per fare investimenti che siano efficaci e non è la situazione attuale, non è il quadro del Pnrr attuale che possono renderli tali. È vero che c’è una continuità da parte di tutti i Governi nel cercare di ottenere questi fondi, ottenerne il più possibile, ma chi li ha ottenuti o chi li ha richiesti, lo ha fatto con questi obiettivi.  Adesso il Governo Meloni ha qualche anno di fronte a sé per prendersi in mano il carico e rinegoziare il Pnrr chiaramente, anche insieme alle opposizioni. Ci sono tanti di quegli interventi che non hanno alcun senso di investimento per l’Italia. Con l’aiuto dell’Immobiliare allargato, con l’aiuto del mercato è necessario fornire una visione di sistema. Noi sicuramente faremo delle proposte. Questa è un’occasione, non possiamo spendere soldi senza mettere in sicurezza la Nazione. Questo vale anche per il Green Deal. Nella sua introduzione, il Vicepresidente Maurizio Gasparri ci diceva giustamente che dobbiamo inserire i temi all’interno del quadro europeo rispettando le caratteristiche italiane. L’innovazione deve essere lasciata libera al fine di trovare le tecnologie adeguate a rispondere alle domande di sostenibilità. Anche i ritmi individuati per il 2030 per le case non hanno senso. Non hanno senso per tutta Europa, ma non hanno senso sicuramente per l’Italia, dove accanto al tema della sostenibilità energetica dobbiamo sicuramente mettere insieme quello del rischio sismico e del rischio idrogeologico. Non possiamo fare interventi sulle case se non abbiamo risolto il problema dei fiumi o il problema del rischio sismico, perché sarebbe chiaramente controproducente. Io sono rappresentante di Oice, associazione che rappresenta le società di ingegneria, e in questo panorama noi abbiamo chiaramente un ruolo. Qualche giorno all’Efca, l’associazione che riunisce tutta le società di ingegneria Europee, abbiamo discusso di questi temi e verremo a portarli al Parlamento Europeo ed alla Commissione Europea perché dobbiamo supportare e dare strumenti. Noi non facciamo politica, noi però possiamo fornire evidenze tecniche per permettere ai politici prendere visione”
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