Marco Mari: “Un’unica strategia complessiva per il nostro mondo interconnesso”

 

Al Think Tank promosso da Re Mind dello scorso 24 settembre, è intervenuto Marco Mari (Vice Presidente GBC Italia), che ha esternato il proprio sentiment sulla reazione italiana allo stato di emergenza e che ha fornito interessanti spunti di riflessione in particolare sulla necessità di rimettere al centro della visione universale la qualità dell’uomo, la qualità dell’abitare, una nuova cultura dell’abitare e del rispetto per il creato, per il pianeta.

“L’Italia ha dovuto, in qualche maniera, muovere un’azione per la crisi che inevitabilmente ci ha colpito in questi ultimi periodi, le azioni che sono state messe in campo a mio avviso sono state particolarmente interessanti per rilanciare nell’immediato, ma serve ed è necessaria una visione strategica, una visione che non parli solo dell’immediato e ragioni appunto su quell’ indebitamento buono di cui si è tanto parlato recentemente, cioè del fatto che questi soldi producano una situazione migliore di quella dalla quale si è partiti. Produrre una situazione migliore vuol dire sostanzialmente puntare sulle persone, sulla qualità della vita, sulla competenza delle persone, e anche riteniamo puntare su quella che l’Europa ci chiede, essere una necessaria rendicontazione.

Il Green New Deal si aggancerà certamente a quello che è il nuovo sistema di reporting dell’edilizia sostenibile che si chiama levels, e non c’è stata mai una volta che l’Europa non ci abbia chiesto giustamente dei soldi, chiedendo conto di dove e come questi siano stati utilizzati e soprattutto quali impatti positivi abbiano prodotto. Da questo punto di vista il mercato privato si è mosso, Milano e Roma sono le piazze nelle quali i grandi fondi immobiliari in qualche modo hanno dato negli anni forse più risposta; parlando di mappe quello è un semplice esercizio nel quale abbiamo semplicemente graficato alcuni elementi e sono gli edifici che hanno seguito protocolli energetico ambientali rating system che sostanzialmente danno un rating, danno un valore e una qualità all’immobile. Ecco Milano e Roma ne hanno molti, Milano ne ha ormai più di 350 e Roma in poco tempo è arrivata oltre i 120 edifici che hanno seguito questo ambito”.

Il vice presidente di GBC Italia ha poi continuato offrendo qualche spunto su cosa effettivamente servirebbe nell’immediato: “Sicuramente occorrerebbe dare buone gambe alla strategia e alla politica per quanto riguarda la pubblica amministrazione, quello che viene chiamata green public procurment; da questo punto di vista abbiamo delle pratiche importanti già applicabili, in buona parte applicate ma che potrebbe essere applicata in maniera migliore. Sostanzialmente, in ogni caso, possiamo dire che questi ambiti di amministrazione pubblica, che hanno applicato i criteri ambientali minimi, in qualche modo stanno dando una spinta ulteriore al fenomeno; è chiaro che tutto questo andrebbe però reinquadrato in un’unica strategia complessiva.

Tirando un po’ le somme possiamo dire che abbiamo una grande opportunità, l’Europa mette a disposizione soldi, abbiamo attivato delle azioni nell’immediato riquadrando in una nuova strategia un nuovo patto sociale che veda diciamo una prestazione misurata dei sistemi edificio degli ambienti in cui noi viviamo. A questo punto potremmo in qualche modo forse ripartire nel modo più corretto, ripartire nel modo corretto vuol dire non come ci siamo arrivati a questa situazione ma rimettendo al centro la qualità dell’uomo, la qualità dell’abitare, una nuova cultura dell’abitare e del rispetto per il creato, per il pianeta.

Credo sia evidente a tutti ormai che i sistemi sono interconnessi: l’ambiente, l’uomo, la salute, la resilienza sono aspetti centrali. Mi viene da pensare ad una delle frasi laiche più potenti che ho sentito ultimamente, ovvero ‘ci illudevamo di rimanere sani in un mondo malato’, una frase di Papa Francesco, per cui credo che da questa illusione dobbiamo uscire, dobbiamo rilanciare uno sviluppo sostenibile, resiliente e salubre soprattutto per la filiera edilizio-immobiliare”.

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