Dario Focarelli: “Partnership Pubblico Privato per la messa in Sicurezza degli Immobili”

È intervenuto al Think Tank promosso da Re Mind presieduta da www.paolocrisafi.it lo scorso 2 ottobre al Circolo Canottieri Roma anche Dario Focarelli (direttore generale dell’Ania). ANIA è da tempo impegnata per conseguire risultati concreti nel campo dell’educazione finanziaria e assicurativa, coinvolgendo non solo le imprese, ma il più ampio numero di soggetti sociali interessati. È per tale ragione che le attività in tema di informazione e di divulgazione sono state sviluppate in collaborazione organica con i principali stakeholder sociali del settore assicurativo – le associazioni dei consumatori – attraverso la Fondazione “Forum ANIA-Consumatori”. Questa ha tra i compiti statutari proprio quello di accrescere la cultura finanziaria e assicurativa dei cittadini, favorendo la comprensione di nozioni relative al rischio, alla sua mitigazione, al suo trasferimento, come pure le opportunità offerte dagli strumenti assicurativi. Tutte queste sono attività poi saranno ampliate ed integrate con la collaborazione di Re Mind.

“Indubbiamente il recovery fund mi sembra un tema dominante” dice Focarelli, “200 miliardi è una cifra enorme, ma se non riesce a catalizzare i capitali privati rischia di essere troppo per quello che serve all’Italia”. Il Direttore generale di ANIA insiste sulla tematica del recovery fund e sulla necessità categorica di riuscire ad attirare capitali privati in sinergia, e aggiunge: “la filiera immobiliare è sicuramente uno degli investitori da attirare, da coinvolgere, può succedere e deve assolutamente succedere”.

È indispensabile perciò continuare a procedere col bonus 110%, ma sarebbe altrettanto importante renderlo ancora più semplice, più operativo, più facile da integrare perché esiste tutta una vasta area di applicazione che riguarda il tema della messa in sicurezza del territorio, delle abitazioni e dei relativi impianti.

Su questo punto verte il secondo focus dell’intervento del direttore generale di ANIA, una questione che gli è particolarmente cara proprio in relazione alla proprietà immobiliare, ovvero quella di garantire sicurezza e integrità all’immobile. “Questo secondo me è un punto su cui ragionare insieme con tutta la filiera immobiliare, ragionare sul tema annoso per l’Italia della protezione delle abitazioni. Oggi c’è un obiettivo specifico, che è quello di aumentare la resilienza.

Le catastrofi naturali sono una delle tante preoccupazioni su cui ritorna il nostro Paese, proprio per questo credo che sia veramente arrivato il momento di fare quel salto importante per fare quello che in altri Paesi già c’è. Una partnership pubblico/privato che mette in sicurezza le abitazioni dei cittadini”. Quindi, oggettivamente, il recovery fund può essere veramente la molla per convincere in maniera ancora più efficiente i cittadini che bisogna proteggere la propria casa, sostiene Focarelli, augurandosi che alla fine questo sia un meccanismo che a catena porterà numerosi effetti positivi per la nostra economia.

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