“In questo momento molto complicato il mondo dell’informazione è chiamato in prima linea, ovviamente dopo medici e infermieri che stanno curando i nostri malati. Il nostro mondo ha una grandissima responsabilità, bisogna veicolare messaggi che raccontino la realtà, che riportino quello che si sta facendo ed evidenzino anche ciò che non funziona perché è importante vedere le ombre, per intervenire e riparare le cose che non funzionano, rimediare agli errori e cercare appunto di dare un apporto positivo. L’importante è che ci sia la verità di quello che si racconta, fatti e non opinioni. I giornalisti televisivi in questo momento hanno una grande responsabilità ed è necessario il giusto dosaggio di sentimenti, narrazione e ottimismo. Una buona pratica deve essere questa”.
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