In questo Simposio ho trovato Buone Pratiche ma anche, e soprattutto, buoni stimoli. Perchè Buone Pratiche può sembrare ridurre l’incontro ad a un archivio, invece sono buoni stimoli, stimoli ad agire. L’idea, poi, se non si concretizza non è fruttuosa. Per tornare a quello che diceva Padre Mario sulle virtù teologiche fra cui la più grande è la carità: a cosa serve la preghiera se non si traduce in opere? Rimane sterile. Buoni stimoli che non sono soli buoni propositi, che spesso rimangono tali e non si realizzano.
Ho sentito diverse buone pratiche da tutti gli intervenuti. C’è stato anche un accenno alle costituzioni e ricordo che la costituzione americana prevede anche il diritto alla felicità. Come oggi si dovrebbe parlare di un diritto-dovere alla sostenibilità, perché è un diritto delle generazioni che sono appena arrivate e di quelle che verranno ed è un dovere per chi già c’è . In diverse occasioni Papa Francesco ha detto che la terra, il creato non è un’eredità che noi abbiamo ricevuto dai nostri padri, ma è una custodia che dobbiamo preservare per trasferire poi ai nostri figli e loro ai nostri nipoti. E’ un vasto programma? Certo è un lungo cammino, però come diceva Laozi: “Anche il più lungo viaggio comprende sempre un primo, piccolo, passo”. C’è una bellissima canzone di Joan Manuel Serrat, cantautore catalano che spesso traduce in canzoni le poesie: “il cammino spesso non è già tracciato ma si fa strada facendo”. Quindi avere queste buone pratiche, avere questi buoni stimoli, tradurre le idee – come le preghiere – in azione è l’unica salvezza che possiamo avere per tentare di lasciare poi un mondo che non sia troppo peggiore di quello che abbiamo trovato. Se poi riuscissimo addirittura a migliorarlo avremmo raggiunto l’optimum. Grazie ancora per questo invito in ambito NewsRemind.