Al Webinar Remind “Roma Capitale del Turismo, della Cultura, dell’Economia e dell’Immobiliare Sostenibili” è intervenuto Tommaso Accetta (Presidente Remind Giovani) che ha così dichiarato:
“Buongiorno a tutti, ringrazio il Presidente di Remind Paolo Crisafi e il Direttore del Parlamento Europeo Ufficio Italia Carlo Corazza per avermi invitato a prendere parte a questo incontro, a mio parere, estremamente interessante e che ben riesce a mettere in luce in maniera trasversale le peculiarità e le problematiche di Roma Capitale. Penso sia giusto ribadire e sottolineare quello che diceva la Presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera Martina Nardi sulla nostra Capitale: Roma è il riflesso dell’Italia, un luogo per così dire sperimentale, dove la metropoli europea incontra una cultura secolare che non solo si perde nella storia ma che è ancora molto radicata nella popolazione rendendola una città dal duplice volto, dove diverse realtà co-abitano e coesistono in maniera sincretica e convergente.
Un arcipelago di “episodi umani“, così la definiva Pasolini a testimonianza di una città sempre in fermento, tesa fra un grande passato ed un futuro che l’attende.
Questo è un punto fondamentale per capire come, effettivamente, Roma gode di uno statuto del tutto particolare, diversa dalle altre città italiane, con i suoi numerosi abitanti ed un patrimonio culturale inestimabile che conta un totale 158 beni culturali, di cui 22 strutture museali, 112 aree archeologiche, 21 ville e parchi naturali e 3 gallerie e sedi espositive. Città per cui è necessaria un’attenzione particolare, sia per quanto riguarda l’apporto sia l’approccio a determinate questioni di ordine sociale, economico e soprattutto turistico.
Come è noto, il turismo è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia. In due anni di Covid-19, a causa delle restrizioni necessarie per il contenimento, Roma ha perso circa l’80% dei visitatori, soprattutto quelli stranieri, svuotando quasi del tutto il centro storico e mettendo in difficoltà tutte quelle attività che fanno del turismo il proprio asset fondamentale. Infatti oggi tante strutture di ospitalità stanno chiudendo e molti cittadini a rischiano di rimanere a casa. Un’evidenza importante che ricostruisce perfettamente l’immagine di una città segnata profondamente dalla pandemia e che con discreta prudenza, in questi ultimi tempi, cerca di ripartire. Qualcosa è stato fatto ma dev’essere solo l’inizio. È necessario da parte delle Istituzioni mettere in campo una serie di politiche di welfare al fine di proteggere i settori economici nevralgici mitigare i licenziamenti e incominciare a riagganciare attivamente i nuovi flussi turistici diretti verso la nostra Capitale e creare un programma di intervento pubblico all’altezza della sfida. Questo discorso vale sia per Roma sia per l’intero Paese che nel 2021 ha registrato un calo di presenze sostanziale rispetto agli anni precedenti.
Inoltre come è stato ribadito dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, Roma intende ospitare nel prossimo futuro eventi che rappresentano un’occasione unica per far risaltare la storia non solo della nostra città, ma di tutto il territorio italiano. Parliamo dell’Expo del 2030 che ha come main focus il grande tema del vivere in città mettendo al centro l’uomo e le sue necessità superando la tradizionale separazione tra centro e periferia. Una nuova cultura dell’abitare ma anche una nuova cultura dell’accogliere.
Al termine della crisi causata dalla pandemia ma all’alba di un nuovo conflitto intra-europeo dobbiamo necessariamente riscoprire con estremo ardore e caparbietà l’importanza di questi valori. Per tale motivo, il mio ultimo pensiero va ai cittadini Ucraini e a tutte le persone del mondo che nel 2022 devono ancora sopportare le pesanti conseguenze della guerra. Sono estremamente convinto che la libera circolazione e la pace fra i popoli sono presupposto fondamentale e ineliminabile su cui è possibile pensare ad un futuro migliore per tutti.
