Carlo Aluffi, Giornalista e Autore Televisivo, commentando l’edizione del 13 Giugno 2022 del Premio Internazionale Buone Pratiche NewsRemind in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia, ha detto:
“Ricevendo questo prestigioso riconoscimento, la prima parola è “grazie”. Grazie di cuore a Paolo Crisafi, a Carlo Corazza e ai loro collaboratori, perché questo delle “Buone Pratiche” – per chi voglia costruire una televisione interessante e vitale, e NON ami la TV che insiste su dolore, violenza e delitti – è il miglior premio possibile.
Le “Buone Pratiche” sono una modalità lavorativa concreta, al servizio del pubblico, che ha effetti vantaggiosi per tutti, anche per noi.
Perché – faccio un minimo esempio – se portiamo in TV una persona di valore, che magari racconti la sua buona idea, questa persona può essere un modello per chi la guarda e far scattare un circolo virtuoso. E questo è molto gratificante.
Io sono stato fortunato ad avere la possibilità di realizzare programmi con queste caratteristiche, e sono fortunato oggi ad essere qui con Voi: professionisti della comunicazione accomunati dalle “Buone Pratiche”.
Però dobbiamo fare proseliti. Con le Buone Pratiche, potenziamo e facciamo conoscere di più la “buona televisione”, che non possiede neppure una definizione teorica.
Quella cattiva è invece ben nota.
Se oggi, su un motore di ricerca, digito “cattiva televisione” compare il saggio in cui Karl Popper, nel 1994, caldeggiava una “patente” per gli operatori televisivi, ma soprattutto denunciava il fatto che i contenuti violenti della tv imponessero i peggiori modelli, bloccassero la libertà mentale delle persone, seminassero violenza nella società, distruggessero la vita equilibrata e inquinassero profondamente le menti dei più piccoli, sostituendo – nella loro testa – la finzione alla realtà. “Cattiva maestra televisione”.
Se invece sul web cerco “buona televisione”, appare soltanto una sfilza di “come scegliere un televisore”, “i top 10 consigli per l’acquisto”… E null’altro.
C’è molto da lavorare, con le Buone Pratiche. Grazie ancora e parafrasando un buon Maestro: “Avanti tutta”.”