Enzo Bonaiuto al Premio Internazionale Buone Pratiche 2022

Enzo Bonaiuto, Redazione AdnKronos, commentando l’edizione del 13 Giugno 2022 del Premio Internazionale Buone Pratiche NewsRemind in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia, ha detto:

“Ringrazio Carlo Corazza, Rappresentante in Italia del Parlamento Europeo, e Paolo Crisafi, Presidente Remind e NewsRemind, per questo Premio Internazionale Buone Pratiche. Lo dedico a tutti i giornalisti che come me sono chiamati ad operare quotidianamente per rendere interconnessa la nostra vita.
Viviamo in un mondo interconnesso. Ma il prefisso “inter” che precede la parola “connessione” non va inteso solo nel suo senso originario latino, inter-nos, ovvero quello fisico di essere tutti “connessi fra di noi”. Va esteso anche al suo senso geografico, ovvero come connessione inter-nazionale, che travalica ogni spazio, senza confini.
Ma soprattutto oggi più che mai “inter-connesso” può e deve intendersi anche nel senso temporale di una connessione mai inter-rotta. Non solo siamo tutti connessi, ma lo siamo ininterrottamente.
E allora, un mondo che è sempre connesso con tutto quanto accade nel mondo, che nuota in un mare, anzi in un oceano di informazioni, ha ancora più bisogno che le acque in cui si nuota siano “pulite”. Ecco allora che “pulire l’acqua”, in questo mare di informazioni che rischia persino di sommergerci, si impone come ‘la’ buona pratica per eccellenza per chi svolge la professione di giornalista. Pulire in questo caso vuol dire depurare l’acqua dai veleni e dagli scarichi delle comunicazioni false, create ad arte, fatte circolare per interessi nascosti o mascherati, spesso inconfessabili: quelle che oggi usiamo chiamare fake news con termine che suona molto british ma che in realtà non sono altro che notizie false o, volendo ridurre tutto all’osso, bugie! La buona pratica del giornalismo di oggi è una pratica che potremmo definire “ecologica”: depurare l’acqua dal fango e dagli agenti inquinanti, sempre però nel massimo rispetto dell’ambiente, ovvero senza esercitare improprie censure sempre ingiustificabili, ma controllando con serietà e coscienza le fonti e la validità delle notizie, comode o scomode che siano.
Questa è la ‘buona pratica’ del giornalismo, da sempre ma oggi più che mai, che lo distingue dal dossieraggio o dal chiacchiericcio: se vogliamo, questa è la “grande bellezza” del giornalismo.”

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