Francesco Burrelli (Vice Presidente Remind e Presidente Anaci) al Think Tank Remind “House of Change” del 7 Novembre 2022

Intervento di Francesco Burrelli Vice Presidente Remind e Presidente Anaci al think tank “House of Change – Remind / Nuove concezioni di Immobiliare allargato e di Cultura dell’Abitare per l’Italia” promosso dal Prof. Paolo Crisafi, Presidente nazionale Remind, dal Dott. Marco De Vincenzi e dall’Arch. Maurizio Iennaco.

“Buonasera a tutti, grazie dell’invito e soprattutto grazie perché questa è un’opportunità con il nuovo governo per fare i complimenti al presidente del consiglio che per la prima volta è una donna e alle cariche dello stato, sia al presidente della camera e del senato, e a tutti quelli che sono presenti che possono riguardare il mondo della casa. il mondo della casa è importantissimo perché 2/3 della popolazione, ovvero il 70% dei cittadini vivono in condomini quindi oltre 40 milioni di italiani vivono in condominio, quindi è chiaro che noi siamo interessati a vedere come la casa, intesa come rifugio, come ambienti in cui dobbiamo vivere in modo non solo sostenibile ma anche salutare, quindi capire quali siano le caratteristiche che devono avere queste case, noi siamo interessati con il nuovo Governo a fare presente, quali siano gli aspetti da che ci sono come professionisti e che devono essere non solo aggiornati ma che rispettano i requisiti inscritti nel codice civile. Quindi con Remind, con tutta la filiera parte che riguarda la ristrutturazione, la conservazione, il restauro delle case, noi siamo interessati come Anaci, in cui sono inseriti tutti i professionisti dall’associazione ma anche da un ente terzo – certificazione UNI 10801 2016 che consente una maggiore tutela dei cittadini. Vogliamo fare in modi, assieme a tutta la filiera, di avere delle case più sostenibili, più efficienti, che risparmiano energia, che consentono all’italiano di pagare quelli che sono i contributi minimi con dignità, non con l’assistenza, non con la gestione delle bollette, dei servizi del riscaldamento con sussidi dello stato. Lo Stato deve dare dei sussidi per ricostruire, riqualificare, rigenerare le nostre abitazione ma perché costino meno. Quindi noi siamo interessanti e pronti a sederci ad un tavolo con i ministri di competenza per dare il nostro contributo perché si arrivi a gestire un servizi direttamente al cittadino e questo venga effettuato solo da esperti, da amministratori competenti e capaci che abbiano requisiti di legge; venga fatto da tecnici che sappiano cosa sia la termotecnica, cos’è l’efficienza energetica; venga effettuata da strutturisti che devono sapere quali siano i problemi della sicurezza che abbiamo; devono fatti da persone che possono comunicare per sapere come la rete deve essere gestita; dalla gestione delle reti tecniche della fibra che dobbiamo mettere all’interno delle nostre case affinché siano connesse; dobbiamo avere il tele-soccorso, i pacemaker per consentire alle persone, nel frattempo che arrivano i soccorsi, di poter riuscire ai tempi brevi di intervenire per salvare un paziente – sempre da persone formate per farlo; dobbiamo consentire di dare dei servizi che, con l’informatica, con lo sviluppo di case intelligenti, molto probabilmente riusciamo, efficientando, a far spendere meno allo stato e a far si che la sicurezza sia una delle priorità rendendo le case sostenibili ed eco-compatibili, risparmiando sull’energia in modo che l’indebitamento che abbiamo verso l’esterno, rispetto alle materie prime, si riducano sempre di più. Migliorando le case riusciamo meglio a razionare meglio l’energia consentendo alle persone di risparmia e vivere meglio le nostre case. Queste non sono priorità solo dell’amministratore di condominio, ma sono priorità del nuovo governo perché riguarda 7 cittadini su 10 che vivono in Italia all’interno dei condomini. Mettere in sicurezza i condomini ed efficientarli vuol dire ridurre le energie primarie che ci indebitano verso l’estero e vuol dire vivere meglio e riutilizzare quei soldi in altri servizi e in altre vivibilità dei cittadini. La prima priorità che bisogna mettere in campo è che il cittadino senta che le Istituzioni, il Governo, la Camera e il Senato siano in grado di sostenere quelle che sono gli sforzi post-covid che hanno portato il cittadino italiano a sentirsi abbandonato e, soprattutto, hanno portato l’italiano medio a sentirsi impotente rispetto a tutto quello che gli sta succedendo. Arrivano delle bollette che non sanno come pagare; hanno persona la dignità perché non sanno come pagare il riscaldamento; non hanno uno stipendio adeguato a quello che sono le caratteristiche di quello che sta succedendo nel nuovo tempo. Ci sono i nuovi poveri che sono quelli che hanno perso il lavoro, che hanno chiuso l’azienda, che stavano bene e che non pagano non perché non voglio ma perche non possono. Ci sono i deboli e i fragili che sono ancora in una situazione peggiore. Quindi io credo che il presidente del Senato, che è una persona capace e competente, che conosce la politica e gli italiani, deve fare in modo di prendere dei provvedimenti che aiutino dignitosamente gli Italiani a non sentirsi assistiti ma degni di poter partecipare a questa nuova ripresa economica mettendo in campo provvedimenti diretti ad una più equa fiscalità, aiutando chi non può pagare, incoraggiando che può farlo e punire chi vuole fare il furbo”.

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