Alessandro Morelli (Sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega al DIPESS) al Think Tank Remind Futuro Italia

Al Think Tank Remind “Futuro Italia” è intervenuto Sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega al DIPESS che ha così dichiarato:

“Innanzitutto ringrazio Paolo Crisafi per questa opportunità di condivisione e anche di visione per quanto riguarda le politiche che il Governo intende intraprendere.

Chiaramente nella legge di bilancio ci sono una serie di iniziative che sono volte a sostenere le imprese in un quadro economico che è assolutamente noto. Giusto per fare un ‘remind’: subiamo gli effetti della crisi bellica russo-ucraina, il tema del caro energia e delle materie prime insieme al perdurare, per alcuni settori, delle questioni legate all’emergenza sanitaria che sappiamo avere dei colpi di coda non indifferenti sull’economia nazionale.

Siamo in un momento storico evidentemente particolare.

Da questo punto di vista la manovra economica ha inteso dare delle risposte immediate per quanto riguarda la crisi energetica e il conseguente rincaro del costo-energia alle famiglie e alle imprese. Quindi, un’importante quota, stiamo parlando di oltre 20 miliardi, ha toccato l’obiettivo di mettere un tampone al caro-bollette.

Abbiamo oltre 200 miliardi messi a disposizione tra fondo complementare e PNRR, ma non dobbiamo dimenticarci anche di un’importante quota legata ancora agli FSC, fondi strutturali che afferiscono addirittura agli anni 2000.

Quindi, diciamoci con serenità, siamo in un periodo storico veramente particolare. C’è stata una combinazione di eventi chiaramente slegati sia dagli interessi sia dalle volontà di tutti che purtroppo sono avvenuti tutti nell’arco di un breve lasso di tempo che indubbiamente non ci ha permesso – non ha permesso a nessuno – di avere un’adeguata risposta generando una reazione straordinaria ad eventi altrettanto straordinari.

Considerati i tempi straordinari, il PNRR è uno strumento potenzialmente straordinario. Per utilizzare questo strumento straordinario servono altrettanti poteri straordinari.

Nell’arco di questi due anni del governo Draghi sono state messe in campo una serie di iniziative che hanno dato un contributo vero: penso al tema della sburocratizzazione, ai commissariamenti legati ai cantieri, etc…

Ora dobbiamo pensare a ben altro e quindi capire quali sono intanto gli obiettivi del PNRR, gli obiettivi dalle quali è partito il PNRR. Se partiamo dal presupposto che citavo, cioè che il PNRR è una misura straordinaria, le misure straordinarie servono per fare cose straordinarie. Oggi, secondo me, vista la situazione imprevedibile a chiunque, è emerso il tema del caro materiale, che significa caro materiali fisici, quindi per la costruzione delle infrastrutture e dell’Immobiliare m, ma questo ha un riverbero chiaramente anche sul caro materiali dei progetti immateriali.
Purtroppo il costo è aumentato su tutto – in particolare sull’energia – e in più anche sulle materie prime.

Siamo in un momento nel quale dobbiamo ragionare con estrema trasparenza su tutte quelle iniziative inserite nel PNRR, considerando che queste non solo devono essere realizzate entro il giugno 2026, ma sono investimenti che per la stragrande maggioranza sono debito. Dobbiamo ragionare su quelle iniziative comprese nel PNRR che hanno davvero l’accezione di straordinarietà legata alla straordinarietà di questo strumento che con l’Europa abbiamo inteso utilizzare.

Perché dico questo? Perché viviamo una situazione, che ribadisco, era incredibile.

Il caro materiali c’è, esiste, e noi dobbiamo metterci intorno al tavolo e dobbiamo ragionare sul fatto che il PNRR e la messa a terra di quelle opere, o quanto meno l’idealizzazione di quelle opere materiali e immateriali, è stata fatta prima di un così alto rincaro dei materiali.

Quindi ragioniamo sulle cose straordinarie che ci sono all’interno del PNRR e le assolute priorità. Faccio questo esempio per essere chiaro e non mi voglio assolutamente dilungare: io avevo la delega alle Olimpiadi 2026, quelle invernali.

Per raggiungere gli obiettivi ci siamo domandati “quali sono le opere che per le olimpiade sono fondamentali?”.

Abbiamo deciso di adottare questo criterio – decidere in partenza quali sono le opere assolutamente fondamentali – e così abbiamo fatto con il completo accordo delle Regioni, degli enti locali, degli organizzatori dell’evento. Scegliamo quali sono le opere assolutamente fondamentali senza le quali non facciamo le olimpiadi e su quelle chiaramente non dobbiamo stare neanche a discutere. Dobbiamo accelerare il più possibile, togliere la burocrazia, fare i controlli che sono doverosi – non abbassare il livello dei controlli – ma porre l’attenzione di tutti, delle Istituzioni tutte, delle prefetture per i controlli legittimi, del ministero dell’ambiente per la VIA, la VASS, etc… del ministero della cultura per quanto riguarda le sovrintendenze; trovare i soldi che è un aspetto non secondario in queste partite e poi non resta che realizzarle.

Detto questo, per riprendere il tema del PNRR: è tutto così fondamentale? Ci sono argomenti sui quali possiamo ragionare con le amministrazioni locali perché ci sono delle criticità a livello locale. Se sono partito dicendo che ci sono dei fondi FSC che addirittura sono degli anni 2000 vuol dire che qualcuno non riuscito a spenderli.

Siamo sicuri che il 40% del PNRR, ovvero 200 miliardi, che viene assegnato ad enti locali, potrà essere speso?

Dobbiamo dircelo con pragmatismo, guardandoci negli occhi, non siamo riusciti spendere X miliardi per 20 anni, siamo sicuri di riuscire a spenderne 5 in 3 anni. Se siete sicuri ci riuscite io sono la persona più felice del mondo. Ma visto che c’è un rincaro che rischia di essere una criticità su delle opere fondamentali per il Paese con la logica del PNRR io non rischierei di avere delle complessità dal punto di vista economico per fare la velocizzazione della ferrovia fino a Reggio Calabria, che è chiaramente un’opera straordinaria per il Sud del nostro Paese – per il Sud dell’Europa – per rifare la piazzetta del comune X o Y.

Abbiamo distolto l’attenzione sulla ratio per la quale è stato creato il PNRR: cioè operazioni straordinarie. Dunque grande pragmatismo, e su tale scia il Governo si sta muovendo perché ha istituito per la prima volta una cabina di regia che si è già riunita in cui ho già fatto presente la mia incertezza sulla perfezione delle prerogative adottate.

Stamattina vi è stato un incontro sul tema dell’ idrogeno sul quale stiamo investendo molti miliardi.

A livello nazionale saranno previsti nel PNRR degli investimenti per ogni Regione per realizzare Hydrogen Valley. La domanda che mi pongo, e che vi pongo visto che siamo in un think tank, riguarda il fatto che oggi la tecnologia dell’idrogeno purtroppo non è adeguatamente matura per essere capillare.

Essa può essere sicuramente utilizzata in via sperimentale.

È abbastanza matura questa tecnologia per essere diffusa a livello capillare?? Dunque è indispensabile investire nell’idrogeno? La risposta alla seconda domanda è si, sarebbe folle non farlo, visto che abbiamo questa opportunità e stiamo guardando con ottica di futuro attraverso il PNRR. Tuttavia, la risposta alla seconda domanda è più difficile perche sarà piuttosto complicato che nel 2026 in ogni regione ci sarà una Hydrogen Valley.

Il DIPESS, che è il dipartimento che mi onoro di rappresentare qui, ha un compito molto importante che quello di programmare gli investimenti per raggiungere gli obbiettivi che il Paese si pone.

Quindi nell’ottica di uno strumento straordinario, il mio auspicio è che da questo tavolo Remind possano venire idee straordinarie da mettere in campo sia sul tema del PNRR e più avanti con il mio dipartimento per la programmazione e il coordinamento degli altri ministeri per avere dei risultati che sono condivisi.

Se si riesce a unire il legittimo interesse privato con il doveroso interesse pubblico, ritengo che si possa riuscire a creare quel volano positivo che permetta a tutti quanti di raggiungere obbiettivi comuni che portino l’Italia, finalmente, a non essere più una “cenerentola” su alcune materie, ma che ci possano portare ad essere dei campioni a livello Mondiale”.

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