Marco Mari (Presidente Gbc Italia) alla Web Conference Remind “Immobiliare allargato – Sviluppo Sostenibile, Messa in Sicurezza, Direttiva Epbd e Pnrr”

Marco Mari (Presidente Gbc Italia) alla Web Conference Remind “Immobiliare allargato – Sviluppo Sostenibile, Messa in Sicurezza, Direttiva Epbd e Pnrr” del 20 Marzo 2023 ha dichiarato:

“Ci preme innanzitutto evidenziare l’ottima azione promossa e coordinata dal Presidente Remind che, anche con questi importanti ed efficaci incontri, riesce a far partecipare ad un dibattito costruttivo tutti gli attori necessari. Entrando poi, nel merito all’emendamento di compromesso sulla revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD), si ritiene opportuno evidenziare che il compromesso recentemente approvato dalla Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE), ancorché migliorabile in diverse parti, rappresenti una base interessante per la definizione di un percorso verso la sostenibilità dei sistemi edilizi in Europa.
 
Il compromesso raggiunto rappresenta un accordo che vuole produrre ambiziosi risultati per tutti gli europei da un punto di vista sociale, ambientale ed economico, fra i quali:
1. Affrontare i cambiamenti climatici e garantire che i cittadini europei vivano in edifici di migliore qualità
2. Creare ogni anno in Europa 3,3 milioni di posti di lavoro green di alta qualità1
3. Rafforzare la sicurezza energetica
4. Far uscire dalla povertà energetica2 35 milioni di cittadini dell’UE
Tale posizione presenta aspetti positivi e aspetti migliorabili. 
 
Tra gli aspetti positivi, è bene sottolineare come la attuale versione della Direttiva interpreti pienamente i temi fondamentali dello sviluppo sostenibile applicato alle filiere edilizia e immobiliare, più recentemente e correttamente identificata come Immobiliare Allargato. Anzitutto è importante che si sia privilegiato un approccio olistico, tale fatto, è palese leggendo l’intero documento che, infatti, comprende aspetti complementari e sinergici ai soli principi di prestazione energetica dell’edificio, coerentemente con i criteri rappresentati dalla TASSONOMIA e dal principio Do Not Significant Harm (DNSH). Tra gli aspetti complementari rileviamo con piacere che, a fianco delle misure per il risparmio energetico e per l’azzeramento delle emissioni di carbonio, siano previsti in modo integrato ad esempio:
• L’attenzione (e non la esclusione) agli edifici aventi valore storico-culturale in cui la filiera italiana eccelle;
• L’attenzione dedicata alla qualità ambientale interna degli edifici ;
• L’attenzione posta al tema del rischio sismico;
• La necessità di misurare il bilancio “impatti /benefici attesi” per giustificare gli interventi;
• L’attenzione per un approccio circolare nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione degli interventi e più in generale nel ciclo di vita degli asset edilizi.
 
Pur tuttavia, accanto a questi aspetti positivi, evidenziamo che il compromesso contiene posizioni che non rappresentano sempre il necessario approccio olistico, ci riferiamo ad esempio ai casi nei quali si tende a privilegiare un solo parametro prestazionale riferito alla vita utile dell’edifico e non  il necessario insieme di più parametri secondo un corretto approccio volto al miglioramento energetico e ambientale; oppure, ai casi che tendono a privilegiare una normativa basata su un approccio prescrittivo, invece che un più corretto approccio prestazionale, come i casi in cui non si pone la necessaria attenzione al “principio di neutralità rispetto a materiali e tecnologie”. 
 
Ciò stante, la nuova EPBD e la necessaria transizione verso lo sviluppo sostenibile possono a nostro avviso essere viste come una enorme opportunità di sviluppo dell’intera filiera dell’imobilitare allargato e GBC Italia, in sinergia con Remind Filiera Immobiliare, forte di tante competenze e casi di eccellenza che possono divenire modello e guida nelle scelte da operare, è pronta a supportare e collaborare nei successivi passaggi procedurali e di recepimento nazionale della Direttiva, anche e sopratutto nella fase in cui occorrerà negoziare percorsi capaci di assicurare le necessarie risorse per la transizione, in modo che la trasformazione del patrimonio italiano possa essere rispettosa delle peculiarità nazionali, realmente applicabile secondo i criteri dello sviluppo sostenibile e con modalità e tempi adeguati”.

 

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