Mons. Francesco Pesce (Rettore San Gregorio N presso la Camera dei Deputati) al Think Tank Futuro Italia Remind

Mons. Francesco Pesce (Rettore San Gregorio N presso la Camera dei Deputati) al Think Tank Futuro Italia Remind del 5 Giugno 2023 ha dichiarato:
 
“Partecipo volentieri al think Tank Futuro Italia Remind apprezzandone i contenuti e salutando il Presidente Paolo Crisafi, le autorità, gli imprenditori e i manager partecipanti a questa importante momento di confronto sullo sviluppo e la messa in sicurezza. Chi è che rischia di rimanere fuori dallo Sviluppo e dalla Sicurezza? Come sempre sono i Poveri. I Poveri muoiono sempre prima. Ma chi sono i poveri oggi? Ci sono tantissime risposte: c’è una povertà morale, una povertà spirituale, quella materiale. Il Vangelo ha una risposta che mi ha sempre tanto colpito. Il Vangelo dice così “I poveri li avrete sempre con voi”. I poveri sono quelli che abbiamo sempre con noi. Da un’altra parte della Scrittura si dice che “i poveri sono una spada a doppio taglio che penetra fino alle giunture delle midolla e scruta i pensieri di molti cuori”. Potremmo dire per analogia scuote pensieri di tanti piani di sviluppo, scuote i pensieri di tanti parlamenti, scruta i pensieri pubblici e privati. Poi vorrei mettere anche in evidenza un altro aspetto, una piccola differenza storica. Ecco, ieri i poveri erano quelli che nascevano poveri, vivevano poveri e morivano poveri. Anche la natura sembrava disprezzarli. Si viveva in tempi dove c’era una guerra costante, era quasi una condizione naturale. Oggi non è più così. Oggi si diventa poveri. Pensate al nostro mondo urbanizzato che noi vorremmo migliorare; pensate alla solitudine di queste grandi megalopoli; pensate alla solitudine degli anziani che non si ritrovano in questi spazi. Pensate ad esempio come legami familiari che si rompono all’improvviso rendono magari povero un coniuge magari no. Oppure pensate anche al degrado architettonico delle nostre città, quando sono senza piazze, senza panchine, senza erba, senza fiori, a volte anche senza neanche il sole. Allora il cittadino diventa povero spiritualmente. Anche nella Chiesa abbiamo questa malattia del clericalismo, il Papa ne parla sempre, che crea una barriera tra gli uomini, addirittura una barriera sacra. Dico questo perché dobbiamo stare attenti a non escludere nessuno ognuno. Non soltanto per una questione morale, per questione costituzionale, una questione spirituale. Ma anche perché oggi i poveri, a differenza di ieri, si stanno ribellando ed hanno preso coscienza. C’è stato un profeta dei nostri tempi, che è stato un grande parroco e si chiamava don Primo Mazzolari aveva profetizzato la nuova coscienza dei poveri. Sentite che cosa ha scritto. Siamo nel primo dopoguerra però io lo trovo attualissimo. Lui diceva così: “io non ho mai contato i poveri perché i poveri non si possono contare, i poveri si abbracciano, non si contano. Eppure c’è chi tiene la statistica dei poveri e ne ha paura. Paura di una pazienza che si può anche stancare, paura di un silenzio che potrebbe diventare un urlo, paura di un lamento che potrebbe diventare un canto. Paura dei loro stracci che potrebbero diventare una bandiera, paura dei loro arnesi che potrebbero farsi barricata”. Questo sta già avvenendo. Chiediamo alla nostra coscienza, alle nostre competenze, al pubblico al privato, ma e anche al Signore di non escludere nessuno”
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