Barbara Casillo: “Riqualificare Adesso gli Alberghi per un Futuro Sostenibile”

È intervenuta al Think Tank promosso da Re Mind presieduta da www.paolocrisafi.it lo scorso 2 ottobre, tenutosi presso il Circolo Canottieri Roma, anche Barbara Casillo (Direttore Associazione Italiana Confindustria Alberghi) che ha posto un marcato accento sulla tematica spinosa e annosa inerente al turismo e in primis allo stato attuale in cui versa il settore alberghiero.

“Situazione veramente molto complicata, in quanto a sofferenza forse per quest’anno abbiamo battuto tutti” dice ironicamente. Effettivamente è una realtà tangibile in ogni città, abbiamo visto infatti in questi mesi e ancora oggi molte strutture alberghiere che sono state chiuse, altre che lo sono parzialmente perché hanno adottato misure provvisorie. “La società alberghiera non nasce per avere un ingresso a orario” specifica la Casillo, “normalmente gli alberghi, gli hotel, sono realtà che vivono 24h ore al giorno, sempre, specie in una città come quella di Roma”.

Una situazione veramente delicatissima e il direttore dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi non si esime dal riconoscere la centralità della tematica dell’immobiliare per la sopravvivenza di questo settore così minato dalla pandemia. “Una traversata nel deserto” dice la Casillo con una certa amarezza riprendendo le parole del Ministro per la Cultura e il Turismo Dario Franceschini, “parole dure, pesanti, ma che indubbiamente descrivono bene, alla perfezione, la situazione. Siamo passati da un’occupazione degli immobili che viaggiava ben oltre l’80% a un 10%, e cosa ancora più sorprendente è che abbiamo e stiamo guardando a questo 10% con una certa soddisfazione” prosegue.

Un focus poi è stato posto sulla problematica dei costi fissi che sono correlati agli immobili, costi che pesano enormemente sul settore alberghiero e che in molti casi ad alcuni di essi sono stati fatali. “Oggi è indispensabile permettere di alleggerire questi costi fissi soprattutto in questo momento in cui molte aziende non hanno ricavi, permettendo di andare più avanti” dice, e aggiunge “altrettanto importante poi lavorare sulla rigenerazione di questo patrimonio immobiliare, il più grande d’Europa e uno dei più grandi del mondo, dall’inimitabile valore storico. Una cosa su cui ci siamo battuti, su cui ci stiamo battendo è l’estensione del super bonus anche alle strutture alberghiere. Questo è un tema di grandissima rilevanza, perché oggi il nostro settore è quasi fermo ma ha la prospettiva di ripartire con la stessa velocità con cui avanzava mesi fa. Quindi diventa indispensabile utilizzare questo arco di tempo in cui le strutture sono vuote per interventi di riqualificazione, di rifacimento con particolare attenzione anche a tutti quegli aspetti che sono ambientali.

Questa è un’opportunità da non vanificare perché sarà utile più avanti. In questo senso conta moltissimo non solo la capacità di ristrutturare e riqualificare l’immobile ma anche credo cogliere l’opportunità in sé per riqualificare e ripensare lo sviluppo in direzione di una marcata sostenibilità”. Le imprese alberghiere dovranno riorganizzarsi per recuperare una domanda più attenta all’ambiente, all’aspetto etico; gli investimenti dovranno portare ad un modello di business nuovo, che metterà al centro la riqualificazione dell’offerta e il gioco dell’immobiliare ancora una volta per tutti questi sviluppi futuribili diventerà centrale.

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