Andrea Catarci al Webinar Remind “Roma Capitale del Turismo, della Cultura, dell’Economia e dell’Immobiliare Sostenibili”

Al Webinar Remind “Roma Capitale del Turismo, della Cultura, dell’Economia e dell’Immobiliare Sostenibili” è intervenuto Andrea Catarci (Assessore al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio di Roma Capitale) che ha così dichiarato:

“Ringrazio Remind dell’invito. Se si parla di buone pratiche noi dobbiamo aspettare un pochino per raccontarle. Infatti, abbiamo incominciato da poco e con molta umiltà stiamo impostando un lavoro di lunga lena sulla nostra città. In questi primi mesi abbiamo dovuto affrontare nel miglior modo possibile le emergenze che erano straripanti. I rifiuti come problematica primaria su tutte, ma anche tante criticità nel settore dei trasporti; saremmo presuntuosi nel dire che abbiamo già risolto questi problemi, ma li abbiamo posti sotto attenzione e stiamo cercando di gettare le basi di politiche di lungo periodo, in quanto fare dei nuovi impianti per il ciclo dei rifiuti è sicuramente una politica da piano industriale e non da lotta alle emergenze; vogliamo reimpostare gli interventi sui trasporti sulla base delle buone prassi passate proprio nel senso di una conversione ecologica importante che è un’altra buona prassi che stiamo cercando di impostare. Allo stesso tempo, pensiamo che dopo aver contrastato queste criticità nei primi mesi, non potevamo non giocare alcune delle partite di programmazione che proprio il PNRR e altri fondi ci hanno posto davanti come opportunità non per il presente ma per il futuro prossimo, non lontanissimo. Come detto negli interventi precedenti e in particolare da parte della Presidente Alessia Rotta, la ripresa della nostra Capitale va di pari passo con la ripresa della nostra dimensione Nazionale. Mai cosa è stata più vera. Roma è stata o il traino in avanti o il traino indietro di questo Paese. E’ evidente che la dimensione della nostra Capitale ha cosi’ tanti elementi di criticità di cui sono compartecipi tanti livelli istituzionali e tanta dimensione di classe dirigente non solo politica che una ripresa di questo segmento comporta sicuramente un elemento di traino importante di tutta la Nazione. Roma ha una struttura multi-dimensionale che è unica al mondo. Roma non è solo un’importante Capitale, Capitale della Repubblica, Capitale del Mediterraneo, elemento di congiunzione fra l’Europa Mediterranea e l’Europa del Nord che dialogano dentro la costruzione europea sin dalla sua nascita. Roma è la Capitale per eccellenza della diplomazia, cosa importante in tempi come questi, di guerra. Ricordare i cinque circuiti diplomatici che convivono nella città di Roma ospitati, da quello nazionale, da quello del Vaticano, da quello della FAO, dei Cavalieri di Malta. Dentro una dimensione di primato della diplomazia che oggi più autorevolmente di ogni altro luogo, di ogni altra simbologia può lanciare un messaggio di pace universale, di trattative ad oltransa che riescano a fermare l’invasione criminale e assassina che si sta perpetuando in questo momento ai danni del popolo ucraino. Roma ha inoltre questa dimensione meta-temporale, dove convivono millenni dentro lo stesso contesto e paesaggio; dove convivono millenni in un sincretismo unico. E’ il teatro in cui vive una popolazione solo apparentemente fissata sotto i 3 milioni di abitanti ma che in realtà se guardiamo ci sono circa 4 milioni di persone che quotidianamente usano il nostro territorio. Queste dimensioni hanno bisogno di attenzione a tutti i livelli perché non si rilancia la dimensione internazionale senza curare la collettività, e non si rilancia questa senza curare la dimensione unica di Roma. Su questo abbiamo provato a lavorare. Sul PNRR abbiamo presentato e stiamo finendo di sviluppare progetti importanti che guardano a Roma nella sua complessità. Roma non è più la città di centro e di periferie come storicamente veniva distribuita. Oggi le periferie sono più il 90% del territorio cittadino. Viviamo in una città cresciuta a “ciambella”, come si dice in gergo, e questa città ha bisogno di tanta cura in quanto è cresciuta senza tenere insieme i bisogni essenziali dei cittadini. Su questo abbiamo costruito importanti progetti. Sui piani urbani integrati abbiamo presentato tre progetti geografici su Corviale, Torbella Monaca e Santa Maria della Pietà che sono tre elementi di criticità. Abbiamo presentato un altro importante progetto sui nuovi nidi e infanzia, sul segmento educativo 0-6, con le nuove costruzioni che diventeranno qualcosa di più visto che il bando è stato riaperto, tutte fuori il raccordo anulare. Stiamo in via di ultimazione di un importantissimo progetto sul potenziamento della rete idrica che presenteremo con ACEA che interverrà su tutta la rete idrica e su alcune zone critiche, oltre il raccordo, in cui il servizio idrico essenziale è erogato in maniera molto precaria. Tante altre cose ancora ci saranno da fare tenendo presente che la città è diventata questa cosa qui: una città con un territorio stermianto, tanti cittadini che si sono spostati ai limiti della città e che tutti i giorni tornano in città a lavorare fino a sera. Noi in questa città abbiamo deciso di sviluppare un duplice lavoro: servizi al territorio per la città dei 15 minuti, ovvero individuare dopo un’analisi territoriale accurata quali sono i servizi essenziali carenti e dove sono più carenti e incominciare una nuova implementazione. Inoltre, accompagnare a questi sviluppi, un’azione di riforma amministrativa. Gli Assessori, i Presidenti, i Consiglieri Municipali devono diventare a tutto tondo gli organi di governo municipale. Lo sono in buona parte. Non lo sono dal punto di vista delle funzioni che svolgono perché hanno un ordinamento ancora di promanazione periferica del governo cittadino. Invece devono gradualmente andare sempre di più verso l’assunzione della responsabilità del governo locale. Da questo punto di vista, ciò che si chiama impropriamente decentramento. Decentramento indica soltanto spostare funzioni dal centro alle strutture territoriali. Noi non vogliamo fare un decentramento cieco, ma un’opera di valorizzazione dei municipi che assumano più compiti, più responsabilità, ma dentro un’opera complessiva di razionalizzazione della macchina capitolina in cui il classico “chi fa cosa” si configuri come un elemento chiaro per la cittadinanza di riferimento e per tutti gli stakeholder che incontra la stessa amministrazione capitolina. Un lavoro di squadra perché Roma non si cambia solo dal Campidoglio, né solo dai Municipi, per questo ritengo particolarmente importante l’ iniziativa di Remind perché qui serve metter le basi per una grande alleanza e patto con la cittadinanza e le sue rappresentanze e i suoi corpi intremedi. Si tratta di fare interventi capillari, lunghi, faticosi. Noi come amministrazione, con la guida del Sindaco Gualtieri, stiamo dando impulsi importanti per individuare malattie e possibili cure ma sappiamo che in questo sforzo non possiamo essere soli. Secondo me il sindaco è uno dei più bravi che la città abbia mai avuto, ma non basta il sindaco, anche se bravo e esperto; non basta il lavoro che noi come giunta e maggioranza possiamo fare. Serve costruire una dimensione di attenzione alla città che arrivi fino al governo nazionale e che coinvolga tutti i segmenti endogeni alla città stessa per un grande sforzo di mettere al centro il bene di Roma. In questo senso vedo positivamente la partecipazione alle iniziative di Paolo Crisafi presidente di Remind per conoscere le problematiche e porvi rimedio e per promuovere le buone pratiche”.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Related Posts