Stefano Scalera al Simposio Remind “Scenari Economici e Politici per l’Italia – Oltre la crisi: cultura, economia e Istituzioni a confronto”

Nell’ambito del percorso Remind “OLTRE LE CRISI: SCENARI IMPRENDITORIALI, ECONOMICI, IMMOBILIARI, INFRASTRUTTURALI, TURISTICI E CULTURALI” è intervenuto Stefano Scalera (Dg con incarico alle attività connesse al PNRR ed agli investimenti MEF) che ha così dichiarato:

“Partecipo con piacere a questo importante incontro Remind. .
Vorrei rispondere a due quesiti che sono stati posti – prosecuzione del PNRR e poteri del Governo in questa fase – e vorrei farlo attraverso due documenti: le dichiarazioni del Presidente Mattarella dopo la firma del decreto di scioglimento delle Camere e la direttiva del Presidente del Consiglio a tutti i ministri.
Vi chiederete perché leggo questi testi; perché in essi troviamo la risposta – chiara – agli interrogativi che sono stati posti.
Parto dal comunicato del Presidente della Repubblica.
“È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone (il Governo n.d.r.) comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori.”.
Dunque, il Governo dispone di strumenti per intervenire non solo per quanto ad oggi noto, ma anche per esigenze che si presenteranno. E questo perché, viene illustrato nel passaggio successivo del comunicato, le emergenze non consentono pause. “Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese.”.
Si tratta, infatti, di “Interventi indispensabili, [omissis], per far fronte alle difficoltà economiche, e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli. Indispensabili per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale”.
E, a questo punto il comunicato del Presidente della Repubblica aggiunge una chiosa importante: “A queste esigenze si affianca, con importanza decisiva, quella dell’attuazione dei temi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a cui sono condizionati necessari e consistenti fondi europei di sostegno”. Quindi, dubbi sul fatto che il percorso tracciato dal PNRR vada avanti non vi devono essere.
Conclude, il nostro Presidente” con un augurio: “Per queste ragioni mi auguro che – pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale – vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell’interesse superiore dell’Italia”.
Vengo ora al secondo tema emerso oggi: quali poteri ha un governo che entra nell’ordinaria amministrazione. Come anticipato, leggo alcuni passaggi voi la direttiva del Presidente del Consiglio a tutti i ministri. Secondo la direttiva del 21 Luglio “Il Governo rimane impegnato nel disbrigo degli affari correnti, nell’attuazione delle leggi e delle determinazioni già assunte dal Parlamento e nell’adozione di atti urgenti ivi compresi gli atti legislativi, regolamentari e amministrativi necessari per fronteggiare le emergenze nazionali, le emergenze derivanti dalla crisi internazionale e la situazione epidemiologica da Covid-19”.
La direttiva, poi, ricorda subito che: “Il Governo rimane altresì impegnato nell’attuazione legislativa, regolamentare e amministrativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza e del Piano Nazionale degli Investimenti Complementari”. Di quest’ultimo Piano, in effetti, si parla poco. Nel PNRR dell’Italia, presentato il 30 aprile 2021, il Governo ha manifestato la volontà di costituire un Fondo complementare, (PNC) con una dotazione complessiva di circa 31 miliardi di euro, destinato a finanziare specifiche azioni che integrano e completano il Piano. Attraverso il Fondo Nazionale aggiuntivo, lo Stato integra il plafond di risorse disponibili per perseguire le priorità e gli obiettivi del PNRR.
Il testo della Direttiva indica le attività da svolgere anche per quanto riguarda l’attività normativa, nomine, relazioni internazionale e nei lavori parlamentari. Mi interessa sottolineare però che le attività per l’attuazione del PNRR e del PNC sono citate espressamente tra le attività da svolgere: “Il Consiglio dei ministri non esaminerà nuovi disegni di legge, slavo quelli imposti da obblighi internazionali e comunitari, compresi quelli collegati all’attuazione del PNRRR e del PNC.”
Ho voluto richiamare questi due importanti “passaggi istituzionali” per darvi un messaggio, il Governo è presente. Di fronte ad una emergenza, ad una crisi, ad una qualsiasi attività che è prevista per legge e deve essere portata, c’è da parte del Governo la possibilità di agire.
L’importante è fare la propria parte e guardare, come dice Paolo Crisafi, oltre la crisi”.

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