Carlo Corazza (Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo) al Think Tank Remind “House of Change” del 7 Novembre 2022

Intervento di Carlo Corazza Diretto dell’Ufficio Italia del Parlamento Europeo al think tank “House of Change – Remind / Nuove concezioni di Immobiliare allargato e di Cultura dell’Abitare per l’Italia” promosso dal Prof. Paolo Crisafi, Presidente nazionale Remind, dal Dott. Marco De Vincenzi e dall’Arch. Maurizio Iennaco.

“Grazie mille Paolo, Grazie per il tuo invito, mi fa davvero molto piacere partecipare a questo importante evento. Mi ha molto colpito il titolo del panel di cui faccio parte “Scenari per andare Oltre le Crisi”, lo trovo di grandissima attualità, ma soprattutto mi piace molto questo concetto di immobiliare allargato, settore che non solo copre il 30% del PIL ma tocca settori che fanno parte del mosaico della nostra economia e sono sinergici, come il turismo, la cultura, lo sport, le infrasrtutture, le assicurazioni, il commercio. Penso che abbiamo bisogno di una visione integrata, specialmente adesso che stiamo affrontando questa transizione energetica nel quadro del Green Deal nel quale abbiamo bisogno veramente di una visione di insieme. Tornando alla crisi, legata all’aggressione della Russia all’Ucraina che ha peggiorato l’aspirale di inflazione dei prezzi energetici che si era già innescata con l’uscita dalla pandemia è l’ennesima crisi dove l’Unione Europea si trova senza gli strumenti adeguati. E’ come se noi, dalla crisi dei debiti sovrani, alla crisi dei flussi migratori, poi la pandemia, ci siamo sempre trovati in mazzo ad un guado senza aver completato la traversata e quindi, ogni volta, con il rischio di essere travolti. Vi spiego con un esempio: se noi oggi avessimo un unione per l’energie, con un vero mercato integrato, la possibilità di acquistare in comune, la possibilità di sfruttare le rinnovabili del vento del nord, del solare del sud, probabilmente pagheremmo l’elettricità la metà di quanto la paghiamo e non saremo soggetti al ricatto della Russia. Questa crisi, come quelle potrebbero venire in futuro si affrontano rafforzando la nostra sovranità, anche a livello europeo, perché ci sono delle cose che riusciamo a gestire solo rafforzando la nostra sovranità a livello europeo. E’ necessario un’azione di cambiamento. Con la pandemia abbiamo incominciato: abbiamo creato un debito europeo, abbiamo creato la mutualizzazione dei debiti, la possibilità di fare acquisti in comune, però non ci possiamo fermare qui. Sull’energia, ad esempio, c’è di nuovo il rischio che si vada in ordine sparso. Per il momento il consiglio europeo non ha ancora dato uno risposte definitive. Si sta lavorando ad un tetto dinamico all’energia. La commissione ha proposto un re-power EU, ma non ci sono ancora degli strumenti definitivi. Re-Power Eu, in particolare, fa riferimento a dei fondi esistenti e non a nuovi fondi. 210 miliardi da quello che avanza dal Next Generation EU, 20 miliardi dei proventi delle mission trading, 20 miliardi dall’utilizzo di fondi di coesione. Noi abbiamo bisogno di molti più soldi, di un fondo per la transizione, che è quello che è stato approvato dal parlamento europeo a giugno, che aiuti le famiglie e le imprese con caro bollette; abbiamo bisogno di uno strumento europeo perché se ognuno di noi va in ordine sparso salta il mercato interno. Si apre una spirale di concorrenza sleale e perdiamo quella coesione sociale e territoriale che è fondamentale per tenere insieme l’unione europea. Io credo che in questa crisi si esco con più Europa. Magari meno Europa nei settori in cui non è assolutamente indispensabile regolare tutto; ma più Europa in quelle due o tre cose che sono la sicurezza, la difesa, la politica estera e l’energia dove invece da soli, in ordine sparso, non riusiamo a tutelare gli interessi dei nostri cittadini. La risposta a questa crisi sta nel rendere permanete il Next Generation, nel creare un tesoro europeo, nell’avere quindi in futuro quelle risorse che servono non solo per la sicurezza, per la difese e per la politica estera ma anche per l’energia. Io vi ringrazio e faccio i migliori auguri di buona prosecuzione.

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