Nel campo immobiliare il rapporto tra costi e benefici di alcune lavorazioni (impianti termici e serramenti) si mostrano più efficienti e meno costose di altre (cappotti), portandoci a dover fare una scelta. Attualmente, grazie agli incentivi Superbonus, stiamo rinnovando il nostro patrimonio immobiliare con l’obiettivo di dotare tutte le nostre abitazioni di strumenti e impianti innovativi e di ultima generazione in modo da aver un impatto zero sull’ambiente. Interventi che non sarebbero possibili senza tale contributo pubblico, infatti il punto di pareggio economico di questi investimenti sarà solo sul medio e/o lungo termine. La nostra sfida è stata quella di dover intervenire sul costruito, sull’abitato o su vecchie costruzioni, che nonostante i differenti interventi di innovazione che si sono susseguiti nel tempo, sono le principali fautori di consumo energetico e di produzione di Co2.
È risultato quindi fin da subito necessario efficientarli in maniera intelligente. Abbiamo quindi deciso di sostenere molteplici processi di riqualificazione energetica che fossero sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale: una vera e propria rivoluzione.
Tutti gli interventi messi in atto dalla nostra Cooperativa, tuttavia, a causa della mancanza di materiali e maestranze hanno registrato alcuni rallentamenti, problematicità che, da quanto emerso, non hanno colpito unicamente la nostra realtà. Sarebbe quindi per noi chiave e sostanziale una piccola proroga al 30 settembre 2023 dei termini di controllo del 60% dello stato di avanzamento dei lavori, che al momento sono previsti a giugno, mantenendo comunque la scadenza di tutti gli interventi per il 31 dicembre 2023.
La traslazione dei controlli a settembre, infatti, non implicherebbe alcuna modifica dei programmi di spesa dell’erario e sarebbe utile che le istituzioni preposte intervenissero appena possibile in tal senso al fine di garantire un’esecuzione puntuale e corretta di tutte le lavorazioni in essere.”